La causa sarebbe dovuta alla “Grave situazione disciplinare”: troppi rapporti disciplinari, compiti in classe copiati, uso degli smartphone durante l’orario scolastico. Se per un verso i docenti motivano la loro decisione con la necessità di redarguire ragazzi alquanto ribelli, dall’altro si tenta di valorizzare e riconoscere il comportamento corretto del resto della classe. Di parere opposto i genitori dei ragazzi punti: sospendere 13 alunni su 27 “e tutti della stessa classe mi pare esagerato” commenta la mamma di uno dei monelli, “E’ come se la scuola avesse abdicato al suo ruolo e volesse liberarsi di loro. Siamo ancora al percorso obbligatorio degli studi e ho qualche dubbio che questo sia il metodo educativo migliore, soprattutto se i cosiddetti cattivi vengono puniti e allontanati per valorizzare i migliori”. Sembra dunque che gli studenti dell’Istituto Corridoni avranno quindici giorni di tempo per fare un ricorso e chiedere il riesame dell’intera vicenda.
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