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Sospeso il confronto sull’omofobia a Torino

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E’ quanto affermano i rappresentanti dell’istituto cattolico torinese a proposito delle polemiche che si sono scatenate in seguito alla decisione di invitare nell’ambito di un ciclo di incontri sulla famiglia anche l’infettivologa Chiara Atzori, recentemente criticata per alcune posizioni sull’omosessualità.
L’istituto – viene aggiunto – “deplora che un ciclo d’incontri privati riservato ai genitori della scuola, dove il tema dell’omosessualità sarebbe stato affrontato da diversi relatori e con diverse prospettive, sia stato pretestuosamente attaccato come manifestazione pubblica di omofobia”.
“Alcuni – proseguono i rappresentanti della scuola torinese – si sono affrettati a esprimere giudizi superficiali, senza conoscere le ragioni e la natura dell’iniziativa. Altri hanno manifestato, ancora una volta, il loro disprezzo per la libertà di espressione, confermando come certi movimenti tollerino su questi temi soltanto opinioni conformi alle loro, mentre a ogni altra posizione si vuole impedire di esprimersi”.
Ed ancora, si rileva, “come credenti, il nostro punto di riferimento è il ‘Catechismo della Chiesa Cattolica’, più volte indicato da Papa Francesco come ‘strumento fondamentale con cui la Chiesa comunica il contenuto intero della fede