La scuola è iniziata, ma tanti alunni disabili “certificati” ancora non hanno il loro docente di sostegno. Il fenomeno è più vasto di quanto si pensi.
Il motivo dei “vuoti” si deva al fatto che tanto posti in deroga attendono ancora di essere coperti, visto che gli ambiti territoriali sono ancora impegnati nelle assegnazioni provvisorie e nelle utilizzazioni annuali: in tutta Italia si tratta di circa 35mila cattedre.
Considerando che la tendenza è sempre più quella di assegnare 18 ore settimanali alla secondaria e 22 alla primaria solo in presenza di allievi con estrema gravità, si può stimare che sono almeno 60mila gli alunni (su un totale di oltre 240mila) che attendono il loro supplente annuale.
Vincenzo Falabella, presidente della Fish (federazione italiana superamento handicap), ha lanciato un monito alle istituzioni chiedendo “un forte coordinamento delle azioni e delle politiche, una certezza delle risorse e una razionalità nella loro allocazione in funzione della piena inclusione delle persone con disabilità e delle loro famiglie”.
Perché, ha proseguito, “vi sono urgenze che non possono attendere il domani. In questi giorni e in queste ore l’emergenza scuola è drammatica. Per troppi bambini con disabilità la scuola non sta iniziando o sta iniziando in modo discriminatorio: raccogliamo centinaia di segnalazioni di mancata assegnazione di assistenti materiali, di servizi di trasporto, di sostegno didattico. Una violazione di un diritto costituzionale che è inaccettabile e a cui va data risposta qui e adesso”.
Anche il senatore Udc Antonio De Poli ha ricordato che “a una settimana dal ritorno in classe, le procedure di assegnazione degli insegnanti di sostegno per gli alunni con disabilità sono in ritardo”.
Il parlamentare Udc ha annunciato che il 20 settembre, alla ripresa dell’Aula in Senato, presenterà un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini chiedendo che “il Governo intervenga immediatamente per evitare disservizi gravi che non possono ripetersi“.
Secondo De Poli, “se la questione ‘cattedre vuote’ è grave, lo è ancor di più sapere che per tanti bambini e ragazzi con disabilità la scuola non sta iniziando o sta iniziando male, senza ovvero il sostegno didattico necessario. È la violazione di un diritto costituzionale inaccettabile”. Perchè, presegue, secondo alcune sigle sindacali, “in media manca un insegnante di sostegno su tre“.
“Se queste cifre fossero vere siamo davanti a una realtà davvero grave. Chiedo al Ministro di sapere quali siano le proporzioni del problema e come il Governo intenda porre rimedio. L’anno scolastico è iniziato in salita, soprattutto – ha concluso De Poli – per le persone con disabilità”.
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