Il docente di sostegno manca e l’alunno disabile resta senza il suo insegnante. Per questo motivo, il Tribunale di Velletri ha condannato il Ministero dell’Istruzione, Ufficio scolastico regionale e Ambito territoriale al risarcimento della famiglia di 10mila euro.
L’alunno portatore di disabilità grave, avrebbe avuto bisogno del monte ore massimo possibile, con l’assegnazione del docente di sostegno con il rapporto 1:1.
Per questo motivo, secondo il Tribunale, l’istituzione scolastica ha discriminato e limitato il diritto all’istruzione dell’alunno affetto da grave disabilità attribuendo un numero di ore dimezzato rispetto a quelle necessarie.
Bisogna ricordare infatti, a tal proposito, che il monte ore di sostegno all’alunno disabile viene stabilito dal PEI. Quindi, se tale indicazione viene disattesa, la scuola attua un atto lesivo del diritto allo studio e all’integrazione scolastica. Il risarcimento pertanto, in questo caso specifico, sembrerebbe più che legittimo.
La vicenda è stata seguita dall’Anief che segnala come questo del Tribunale di Velletri sia l’ultimo di una lunga serie di situazioni che danneggiano gli alunni disabili: “Il problema della mancanza di ore di sostegno è presente in tutte le nostre scuole – sottolinea Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisa su Il Corriere della Sera – Poiché abbiamo oltre 8 mila istituti autonomi, cui fanno capo più di 40 mila plessi, siamo convinti che almeno un alunno disabile ogni tre, si trova in una condizione di questo genere”.
Spesso, come sappiamo, il motivo di tali mancanze e inadempienze da parte delle scuole è dovuto alla mancanza di docenti specializzati sul sostegno. Quest’anno, ad esempio, solo 3.382 posti sono stati coperti con personale di ruolo. Ciò significa che 10.011 sono posti in supplenza, considerando il contingente previsto dal Miur di 13.329.
Il ministro dell’Istuzione ha annunciato che a breve dovrebbero partire i corsi di specializzazione sul sostegno per circa 10mila posti (numero realmente non ancora confermato).
Resta il fatto, che nel 2006 nelle nostre scuole c’erano 180 mila disabili certificati, mentre oggi ce ne sono più di 250mila.
E’ evidente, che serve qualcosa di più di un corso per 10mila nuovi specializzati.
Prima di tutto la stabilizzazione dei precari, che sono davvero tanti ancora. Solo quest’anno ci sono circa 50mila posti in deroga.
Dopodiché un piano strutturato per il sostegno che sia razionale e pensato in base alle esigenze territoriali.
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