Sostegno, è allarme assunzioni. Ma il Mef smentisce
Quelli di inizio anno sembrano dei giorni particolarmente ricchi di fatti e polemiche sulla scuola. Dopo la diatriba sugli scatti di anzianità del 2012 – concessi, chiesti indietro dal Mef ed infine di nuovo assicurati – , finita su giornali a mass-media nazionali, l’attenzione si sposta sul versante del sostegno agli alunni disabili. Ed in particolare sull’allungamento dei tempi di assunzione della prima parte degli oltre 26mila docenti sancita dall’art. 15 della Legge 128/13.
Qualche giorno fa a lanciare l’allarme era stato, su Facebook, il parlamentare Luigi Gallo (M5S) del Movimento 5 Stelle, che sulla sua pagina Facebook, nel quale si denunciava che Ragioneria generale dello Stato e Mef “disconoscono i 26.684 docenti di sostegno previsti dal decreto”. Per via di tagi e “spending review che in definitiva allungano i tempi per il pensionamento per chi lavora nella scuola (come nel caso Quota 96)”.
L’allarme di Gallo è stato presto rilanciato dai sindacati. Prima dalla Gilda degli insegnanti. Poi dall’Anief, che con in duro comunicato ha scritto che qualora si realizzasse quanto prospettato da Gallo “il mondo della scuola si ritroverebbe davanti all’ennesima beffa: anziché dare seguito al potenziamento del corpo insegnante specializzato nel sostegno, poiché negli ultimi 10 anni il numero di alunni disabili è raddoppiato, passando da 110mila a 222 mila unità, si persevera nel mantenere in vita la politica dei calcoli ragionieristici a vantaggio dello Stato. A discapito dei cittadini più deboli”, ha tenuto a precisare il sindacato di Marcello Pacifico.
La questione è diventata in poche ore anche politica. Tanto che Davide Faraone, responsabile Scuola e Welfare del Pd, si è detto sconcertato del fatto che “ad oltre due mesi dall’ approvazione del DL istruzione, si siano perse le tracce di un atto indispensabile per rendere effettive e reali le assunzioni. E’ inutile parlare di famiglia e stato sociale se poi gli atti vanno esattamente nella direzione opposta. Il gioco delle tre carte deve finire”, afferma ancora Faraone. “Siamo certi che nessuno sarà così scriteriato da ritardare ulteriormente lo sblocco di questo atteso adempimento. Per questo ci aspettiamo che a stretto giro le assunzioni stabilite per legge siano sbloccate”, ha concluso il ‘renziano’.
Il crescere di dichiarazioni ha costretto il dicastero di Via XX Settembre a spiegare che non ci sarebbe nessuna ostruzione da parte loro: “Il Mef – riporta Rupubblica.it– non ha sollevato nessuna obiezione sull’assunzione dei docenti di sostegno. Ha anzi espresso un avviso favorevole alla richiesta del ministero dell’Istruzione pervenuta a fine dicembre. Adesso, alla Funzione pubblica adottare i provvedimenti per le assunzioni in questione”. L’impressione è che anche stavolta si inneschi il solito scarico di responsabilità. Staremo a vedere. E vi terremo informati.