“Alla legge 104 hanno fatto seguito altre leggi interessanti come la legge 170 in relazione agli alunni con Dsa e ora abbiamo imparato a conoscere anche cosa sono i bisogni educativi speciali. Ma io credo che il problema fondamentale dell’integrazione degli alunni con disabilità a scuola è ancora da un lato quello della disponibilità di un numero sufficiente di docenti, noi abbiamo ancora oggi troppo pochi docenti formati; e dall’altro quello della formazione che non è adeguata”. Così Antonello Giannelli durante l’iniziativa organizzata dalla Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH) per ricordare i 30 anni della Legge 104.
“All’inizio abbiamo avuto i famosi corsi di 1500 ore – ci ricorda il dirigente scolastico – adesso abbiamo assistito a molte polemiche perché si parla di 25 ore di corso per i docenti perché siano in gradi di trattare queste situazioni, questo è un problema che deve essere superato”.
“Dobbiamo potere gestire anche le situazioni più difficili. Non è accettabile che non avendo docenti formati, si prenda un docente di una classe di concorso qualsiasi e senza alcuna preparazione lo si mandi allo sbaraglio a gestire una situazione che non è in grado di gestire. In questo modo noi rendiamo un cattivo servizio al ragazzo con disabilità ma anche al docente, la cui professione in questo modo viene squalificata”.
E continua: “Io credo che una volta superato il difetto originario di 30 anni fa, di non avere una normativa di riferimento (adesso ce l’abbiamo, peraltro sulla carta è all’avanguardia), ora dobbiamo passare alla pratica quindi dobbiamo effettivamente avere le risorse economiche e umane per gestire al meglio queste situazioni”.
In chiusura il dirigente torna parlare di reclutamento, con una proposta che il preside ha più volte messo sul tavolo e della quale di recente ha parlato anche Andrea Gavosto, presidente della fondazione Agnelli. “Abbiamo un precariato enorme sia sulle discipline standard sia sul personale dedicato all’inclusione, sono problemi che dobbiamo risolvere e io ritengo che i concorsi non siano più in grado di farlo, per una questione numerica: il comparto scuola è fatto di un milione di dipendenti, di cui 800mila docenti; se andiamo a vedere i pensionati ogni anno, questi sono 30mila, e i concorsi non possono portare in cattedra 30mila persone all’anno. Devono essere le scuole a procedere a queste assunzioni ma si possono studiare forme evolute di reclutamento dei docenti basate sulle competenze che servono. All’estero in molte realtà si fa così, anche in Italia dobbiamo avere il coraggio di farlo, lo dobbiamo ai nostri alunni con bisogni educativi speciali”.
Sul tema dell’inclusione, con focus sulla disabilità, il corso e-learning L’inclusione scolastica degli alunni con disabilità.
25 ore suddivise in 16 ore di videolezioni in modalità asincrona, 8 ore di attività in piattaforma in autoformazione con la possibilità di relazionarsi con i formatori attraverso un forum, 1 ora di test di valutazione.
Sarà possibile proporre quesiti di approfondimento all’interno di un apposito forum, attivo per 30 giorni dall’iscrizione.
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