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Sostegno, i dati Istat sono in linea con quelli del Miur

Non c’è alcuna incongruenza tra i dati sugli alunni disabili forniti dall’Istat e quelli indicati dal ministero dell’Istruzione. Il gap da noi rilevato, all’interno dell’articolo ‘Sostegno, sempre più alunni sempre più prof’, non ha fondamento. Semplicemente perché mentre il Miur rende pubblici – attraverso il Focus ministeriale annuale – i dati numerici riguardanti gli alunni disabili “certificati” di tutti gli ordini di scuole italiane, l’Istituto di statistica si ferma al conteggio di quelli iscritti alla primaria e alla scuola secondaria di primo grado (escludendo quindi quelli delle superiori). Una differenza, non di poco conto, di 54mila unità, che non era stata indicata nella fonte utilizzata dal redattore per realizzare l’articolo.
A far presente che “non c’è alcuna incongruità tra le due fonti”, è stato proprio l’Istat: che ha scritto alla redazione della Tecnica della Scuola per specificare che l’Istituto di statistica “diffonde dati riferiti soltanto alle scuole primarie e secondarie di I grado statali e non statali, diversamente dal Ministero dell’Istruzione, che pubblica invece i dati relativi a tutti gli ordini scolastici”.
L’Istat coglie l’occasione per riassumere quanti alunni con problemi di apprendimento “popolano” le nostre scuole (primarie e medie inferiori), statali e non. Ribadendo che i suoi numeri sono coerenti rispetto a quelli emessi da Viale Trastevere: “gli alunni con disabilità sono 149mila; il MIUR, invece, per tutti e quattro gli ordini scolastici riporta la cifra di 202.917. Se dai dati del MIUR venissero estratti solo quelli per la scuola primaria e la scuola secondaria di I grado si otterrebbe un numero in linea con quello fornito dall’Istat: 148.976, quindi senza differenze evidenti tra le due fonti. Lo stesso si può dire per il numero dei docenti di sostegno, che nel report dell’Istat sono 67 mila – perché si considerano solo le scuole primarie e secondarie di I grado – mentre gli oltre 110 mila insegnanti di sostegno indicati nell’articolo considerano, ancora una volta, tutti gli ordini scolastici”.
Chi volesse realizzare approfondimenti sul rapporto annuale Istat può collegarsi con il sito internet dell’Istituto nazionale di statistica.
 
 
Alessandro Giuliani

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