“Grazie alla delega prevista nella legge 107/2015, #labuonascuola, prevediamo percorsi più specializzati per i nuovi insegnanti di sostegno”: lo ha detto il sottosegretario Davide Faraone.
L’occasione è stata l’approvazione in Senato della legge sull’autismo, a proposito della quale Faraone, che è anche presidente della Fondazione italiana per l’autismo, ha speso parole di apprezzamento: “sa oggi per la prima volta l’Italia ha una legge che tutela la qualità della vita dei ragazzi autistici e delle loro famiglie. Un importante traguardo” e “un importante primo passo al quale stanno seguendo e seguiranno altri per far sì che si guardi all’autismo non più e non solo dal punto di vista del disturbo ma da quello della persona”.
Più in generale, parlando della disabilità, Faraone ha scritto in un post su Facebook che “l’inclusione nella società deve essere garantita a ogni età. Nella scuola è già così ma ancora molto -osserva – possiamo fare. Siamo all’avanguardia, abbiamo cancellato da tempo le classi ghetto. Ma vogliamo migliorare ancora di più il sistema”.
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Per farlo, attraverso la delega che dà al Governo proprio la riforma, si prevede che per i docenti di sostegno entri a regime “la formazione in servizio obbligatoria, alla quale – ha sottolineato il sottosegretario – abbiamo destinato in generale 40 milioni di euro, riservando un’attenzione particolare alla formazione a sostegno della disabilità) per tutto il personale scolastico: il sostegno si fa alla classe non al ragazzo disabile”.
L’obiettivo, ribadisce Faraone, è che “un ragazzo autistico sia seguito quanto più possibile dallo stesso insegnante per garantire continuità educativa. E grazie agli insegnanti in più assunti con #labuonascuola potremo avere dei veri e propri pool a sostegno di chi ha bisogno: un milione di euro dei fondi della legge 440 sono destinati ai Centri territoriali di supporto nei quali potranno operare insegnanti del cosiddetto potenziamento distaccati e dedicati alle disabilità. Nella stessa logica un altro milione di euro, proveniente dalla stessa legge, sarà riservato al progetto sperimentale ‘Sportello per l’autismo’ che verrà esteso dalle 13 scuole che lo hanno attivato già a tutto il territorio”.
Ma oltre a interventi nelle scuole, “tanto è quello che possiamo fare – aggiunge Faraone – per creare sinergia con servizi sanitari, assistenza sociale e società. Non vogliamo che la scuola rappresenti l’unico luogo sicuro in cui i ragazzi autistici si sentano inclusi. Tutta la società deve essere all’altezza della loro ricchezza”. Per questo, conclude, “faremo tutto ciò che è in nostro potere per far sì che chiunque, nel nostro Paese, possa vivere la propria condizione e la propria specificità in maniera libera. Senza sentirsi un peso, senza sentirsi estraneo”.
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