Il decreto scuola, salvo colpi di scena, è ormai alle ultime battute prima dell’approvazione definitiva. Come sappiamo, nel passaggio in Aula al Senato, il decreto ha lasciato tanti emendamenti, fra cui quello della senatrice Angrisani, che prevedeva un concorso per titoli e una prova orale riservato agli specializzati sul sostegno. Procedura che avrebbe potuto avviare una stabilizzazione dei precari.
La senatrice già nei giorni scorsi ha spiegato che l’emendamento è stato bocciato per problemi di copertura finanziaria e che sarebbe stato riproposto con il decreto rilancio.
In effetti, si sta lavorando all’approvazione del nuovo decreto e l’emendamento è stato riproposto dagli onorevoli Casa e Gallo del Movimento Cinque Stelle.
Con il probabile boom di supplenze, che il prossimo anno scolastico potrebbero toccare la quota 200 mila, sul sostegno la situazione è ulteriormente complicata, perché se la continuità didattica per tutti gli alunni è importante, per gli studenti con disabilità è fondamentale. Senza contare che da anni, migliaia di specializzati sul sostegno restano precari senza possibilità di essere assunti in ruolo.
Lo sa anche il MiSoS, l’associazione docenti specializzati sul sostegno: “Qualora non dovesse essere previsto nulla nel DecretoRilancio, per ciò che riguarda l’emergenza sostegno scolastico, dalla approvazione emendamento 4.0.100 concorso prova orale estesa a tutti gli ordini e gradi senza alcun vincolo di servizio, alla allocazione delle risorse finanziarie per trasformare le cattedre di fatto in organico di diritto per consentire la stabilizzazione dei tanti vincitori gmre 2016, gmre 2018, gae sostegno, idonei, docenti con riserve., prevediamo il solito walzer dei docenti specializzati sul sostegno su circa 60.000 cattedre in deroga“, afferma il presidente Ernesto Ciracì.
Secondo Ciracì, allo stato attuale, “il concorso straordinario sostegno secondaria con i 4355 posti a bando (aspettando la ripartizione degli 8000 posti aggiuntivi), spalmati dal 2020 al 2023, rappresenta una doccia gelata sulle speranze degli alunni disabili e dei tanti precari specializzati sul sostegno. Per garantire la continuità didattica ai nostri alunni, l’unica soluzione è introdurre concrete risorse nel Decreto Rilancio, che rappresenta l’ultima occasione per dare una boccata d’ossigeno all’emergenza sostegno scolastico“.
Tale procedura riservata agli specializzati sul sostegno di tutti gli ordini e gradi, prevede che chi parteciperà, entrerebbe quindi in una graduatoria sulla base di una valutazione per titoli e di una prova orale che riguarderà i programmi vigenti relativi ai concorsi ordinari.
Gli aspiranti non dovranno però essere già collocati in una graduatoria per le immissioni in ruolo e potranno partecipare per una sola regione.
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