“Consolidare tutti i posti comuni” degli insegnanti di sostegno “che sono aggregabili fino a formare una cattedra intera di 18 ore”.
L’intenzione è stata espressa dal ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, nel corso del proseguimento, davanti alle Commissioni Istruzione di Camera e Senato riunite, del programma annuale.
“La legge di bilancio per il 2017 – ha detto Fedeli – ha stanziato 400 milioni di euro, per consolidare nell’organico di diritto posti storicamente attivati in quello di fatto. Ciò consentirà finalmente di assumere a tempo indeterminato persone iscritte in graduatoria e precarie da molto tempo. Sono in corso interlocuzioni, molto forti, con il Ministero dell’economia e delle finanze per appurare quanti posti siano consolidabili”.
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Da quello che sostiene il responsabile del Miur, quindi, la maggior parte dei posti che verranno trasformati in organico di diritto, saranno proprio quelli dei docenti di sostegno.
I quali, tuttavia, si aggiungono ad un numero già di per sé consistente: solo quest’anno, ha ricordato nella stessa giornata il senatore Fabrizio Bocchino (Sinistra Italiana), sono stati assegnati circa 41mila posti di sostegno in deroga, quindi fino al 30 giugno 2017.
In ogni caso, “l’intenzione – ha continuato il ministro – è quella di consolidare tutti i posti comuni che sono aggregabili sino formare una cattedra intera di 18 ore. Rimarrebbero esclusi solo i posti frazionari, costituiti da poche ore non aggregabili a formare una cattedra”, ha concluso Fedeli.
Rimane il nodo di come assumere, poi, i docenti: molti utilizzati annualmente non sono in possesso ancora della specializzazione e i 5.600 posti del prossimo Tfa non cambieranno molto la situazione; inoltre, ammesso che vi siano i docenti specializzati pronti ad essere assunti, i posti in deroga sono comunque molti di più di quelli che si porteranno in organico di diritto.