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Sostegno, in Senato si lavora per avere lo stesso docente per tutto il ciclo scolastico

 

Dal Parlamento arrivano buone notizie per gli alunni disabili: il 1° agosto la Commissione Istruzione al Senato ha approvazione all’unanimità una risoluzione, di cui è prima firmataria la senatrice grillina Manuela Serra, che impegna il governo a risolvere il problema degli insegnanti di sostegno, garantendo la cosiddetta ‘continuità didattica’, ovvero la possibilità per i bambini con disabilità più o meno gravi di avere uno stesso insegnante di sostegno durante tutto il ciclo scolastico.

“Il Movimento 5 Stelle porta a casa una grande vittoria per le famiglie che hanno bimbi disabili e i tanti insegnanti di sostegno precari che finalmente vedranno riconosciuta l’importanza del loro ruolo e delle loro delicate funzioni”, ha commentato la ‘pentastellata’ Manuela Serra, prima firmataria di una risoluzione approvata all’unanimità in Commissione Istruzione. “La risoluzione “. “La continuità didattica – dice ancora la Serra – è fondamentale per la formazione degli alunni con disabilità. Il M5S si è fatto portavoce delle istanze sollevate in questo senso dal mondo della scuola e dalle famiglie”.

Positivo anche il giudizio della senatrice del Pd Francesca Puglisi, capogruppo in Commissione istruzione al Senato: “la risoluzione – dice – conferma l’impegno del Parlamento a sostegno di quanto il governo sta già facendo per garantire la continuità didattica ai bambini disabili durante tutto il ciclo scolastico, nonché l’inserimento nell’organico della scuola degli insegnanti precari”.

“Siamo soddisfatti della sensibilità dimostrata da subito dal governo nei confronti delle problematiche relative alla mondo della scuola – sottolinea Puglisi – In questa legislatura si stanno facendo tante cose, a dimostrazione di una reale inversione di tendenza. E’ cancellando la discrepanza numerica di posti assegnati, tra organico di diritto e organico di fatto, si può avere maggior continuità educativa”.

Tra le indicazioni previste dalla risoluzione, c’è anche quella di un incremento del numero dei docenti di sostegno nell’organico di diritto, attualmente considerato su 90mila posti e non su 110mila effettivi per coprire il rapporto 2 alunni ed 1 docente (come denunciato, anche di recente, dall’Anief). A tal proposito, sembra prendere corpo l’ipotesi di incremento immediato delle 13.342 ammissioni in ruolo su posti di sostegno per l’a.s. 2014/15, seconda delle tre tranche previste dall’ex Governo Letta.

Alessandro Giuliani

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