Ha un lieto fine la storia della ragazza campana invalida al 100% a cui era stata negata l’iscrizione al primo anno delle superiori perché maggiorenne: il 18 ottobre la giovane ha non solo fatto il suo ingresso nell’istituto di Bacoli a cui aveva fatto regolare domanda, ma le è stata anche assegnata la copertura completa per l’orario di lezioni che frequenterà, quindi tutte le 27 ore settimanali
Con lei, al ‘Seneca’ di Monte di Procida (Napoli), dove si è iscritta per frequentare la prima liceo scientifico, sono arrivati anche i docenti specializzati. L’ufficio scolastico provinciale di Napoli, interpellato per la questione, si era attenuto alle disposizioni dettate dalla spending review. La famiglia, allora, si era appellata ai giudici del Tar della Campania rivendicando il diritto all’istruzione di un cittadino italiano come sancito dalla carta costituzionale. Il Tar ha dato ragione alla famiglia e con sentenza del 28 settembre scorso ha riammesso la ragazza a scuola. Condannando anche l’istituzione scolastica, nell’occasione, al pagamento totale delle spese del contenzioso. Come, del resto, ace sempre quando si nega il diritto scolastico a ragazzi disabili. Anche maggiorenni.