Arriva dalla Sardegna l’ennesima tornata di sentenze che condannano gli Uffici scolastici ed il ministero dell’Istruzione a risarcire gli alunni privati, senza motivazioni valide, delle ore di sostegno di cui avevano bisogno e che erano state indicate dalle Asl di appartenenza sulla base della gravità del disagio: stavolta ad essere indennizzate, grazie al Tribunale amministrativo regionale della Sardegna, sono state una ventina di famiglie, tutte con bambini disabili. La motivazione è la solita: all’inizio dell’anno si erano viste tagliare, quasi sempre dimezzare, le ore di sostegno da svolgere settimanalmente con il proprio figlio. Il problema è che i tempi d’attesa della giustizia italiana hanno procrastinato la sentenza (quasi sempre favorevole ed anche stavolta la regola non è stata stravolta) ad anno scolastico ormai concluso. Addirittura nel mese di luglio, quasi un anno dopo la richiesta.
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