L’emendamento Angrisani al decreto scuola, bocciato dalla Ragioneria dello Stato e non confluito nel decreto ha creato grandi malumori fra gli insegnanti di sostegno, che attendevano il concorso per titoli e una prova orale.
Il MiSoS, l’associazione insegnanti di sostegno, ha studiato il testo del maxiemendamento e le motivazioni addotte relativa alla bocciatura del decreto. Da questo studio si evincono alcuni punti di criticità, che riportiamo:
1) in primis si segnala che sull’emendamento in oggetto la 5a Commissione del Senato ha espresso parere contrario, ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione. (Copertura finanziaria)
2) Si valuti, peraltro, l’opportunità di approfondire la riflessione sulla definizione, con ordinanza ministeriale, di alcuni aspetti che sembrano più riferibili, invece, ad un bando da emanare con decreto direttoriale (ad esempio, i termini e le modalità di presentazione delle domande).
3) Non sono indicati i termini entro cui bandire la prima procedura concorsuale.
4) Con riguardo alla formulazione del testo, si valuti l’opportunità di far riferimento ai commi da 17 a 17-septies dell’art. 1 del D.L. 126/2019 (L.159/2019), – vale a dire, la partecipazione dei docenti in gm, gae, ecc..
“In merito al primo punto, in riferimento art 81 della Costituzione, una soluzione possibile potrebbe essere, secondo il presidente MiSoS Ernesto Ciracì, che l’emendamento vada a sostituire e non in parallelo, le altre procedure sia in merito all’ordinario che straordinario, tale da far confluire i 14.828 posti a bando delle tre procedure concorsuali (infanzia, primaria, secondaria, secondaria straordinaria) nel suddetto emendamento, tale da poter sperare di avere la necessaria copertura finanziaria, sempre secondo un nostro umile parere”.
Ci potrebbe essere un principio di incostituzionalità, conclude Ciracì, dal momento che avrebbe vietato la partecipare anche dei docenti già presenti in altre GM o GAE in primis”.
Stiamo a vedere quale sarà la conclusione del decreto rilancio, possibile ultimo, nuovo spiraglio, per avere il concorso riservato per il sostegno.
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