22mila cattedre restano scoperte e andranno ad altrettanti supplenti al Nord e in modo particolare nelle scuole medie e superiori lombarde, piemontesi, venete, toscane, e sono abilitati in lingue, sostegno e matematica e italiano.
Lo precisa Il Sole 24 Ore secondo il quale al “Nord ci sono più alunni e non abbastanza docenti, che, peraltro, per l’80% hanno una residenza di nascita al Sud”.
Inoltre in Lombardia “su 12.700 cattedre da assegnare a un insegnante di ruolo, ben 8.240 sono rimaste vuote2, mentre per paradosso c’è difficoltà a reperire “candidati”.
Dice la ministra Valeria Fedeli al Sole24Ore: «Sono i primi giorni di lezioni. Le notizie che ci arrivano dagli Uffici scolastici regionali evidenziano un avvio ordinato del nuovo anno. Stiamo garantendo tutti gli insegnanti in cattedra”.
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“Sui 51.773 posti autorizzati dal Mef a coprire stabilmente sono stati immessi in ruolo 29.686 insegnanti. I rimanenti 22.087 non rimangono vuoti: saranno coperti con supplenze lunghe e assegnazioni provvisorie, mentre “si stima che gli incarichi “lunghi” si attesteranno a circa 82.500 unità, comprese le 40mila deroghe sul sostegno”. Le restrizioni poi sulle assegnazioni provvisorie ha fatto sì che “quest’anno hanno cambiato istituto 12.100 docenti, in netto calo rispetto ai circa 30mila insegnanti del 2015/2016”.
Al Centro-Nord, a infanzia e primaria, “nel 99% dei casi gli alunni frequentanti hanno docenti di ruolo. Alla secondaria invece iniziano i problemi: in Lombardia e Piemonte, le graduatorie (Gae o concorsi, è indifferente) in matematica e italiano sono esaurite. E quindi è stato necessario nominare un supplente. Situazione più o meno simile anche per le lingue straniere (francese), discipline letterarie, scienze e tecnologie informatiche”.
Per il sostegno, pubblica Il Sole, “erano disponibili per le assunzioni stabili 13.393 posti” ma ne sono stati coperti con personale di ruolo solo 3.382. Ciò significa che 10.011 cattedre sono rimaste libere, e sono andate pertanto a supplenza” e spesso “a professori senza titoli specifici”. Ciò purtroppo accade anche perchè tanti docenti specializzati preferiscono insegnare su posto comune, e perciò appena possibile vi si spostano. Non a caso ad aprile è stato bandito da parte del Miur un nuovo corso di specializzazione sul sostegno per 9.949 posti”.
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