Reclutamento

Sostegno, nuove immissioni in ruolo da Gps? L’emendamento Di Giorgi

“La massima incidenza del lavoro precario è sul sostegno”. Così Manuela Pascarella ad un incontro Flc Cgil di approfondimento sul tema del reclutamento degli insegnanti di sostegno.

Nonostante le assunzioni da 1 fascia GPS – chiarisce un comunicato del sindacato – rimangono non assegnate ben 16 mila cattedre a cui si sommeranno, a decorrere dal 1 settembre 2022, 11 mila posti aggiuntivi di organico di diritto previsti dalla Legge di Bilancio 2021 (Legge 30 dicembre 2020, n. 178, art. 1 comma 960). Parliamo quindi di oltre 27 mila cattedre di sostegno da attribuire ai ruoli a partire dal 1° settembre 2022, che per la FLC CGIL è strategico riuscire ad assegnare, in modo da garantire continuità didattica agli alunni con disabilità e possibilità di assunzione per gli specializzati nel sostegno didattico.

Per l’assegnazione di queste 27mila cattedre, la Flc Cgil conta anche su un emendamento a firma Di Giorgi, deputata del Partito democratico, che punterebbe a prorogare anche per l’anno scolastico 2022-2023 la misura prevista dal Dl Sostegni bis per le immissioni in ruolo da prima fascia Gps.

L’emendamento Di Giorgi

L’emendamento Di Giorgi al decreto milleproroghe (DL 228/2021) prevede quanto segue:

3-bis. Il termine di cui al comma 4, primo periodo, dell’articolo 59 del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106 [ci si riferisce alle nomine sui posti residuati dopo le immissioni in ruolo e assegnate con contratti a tempo determinato], è prorogato, per i soli posti di sostegno, all’anno scolastico 2022/2023; sono parimenti prorogate le relative procedure.

Sempre l’emendamento Di Giorgi chiarisce poi: sono fatte salve le immissioni in ruolo da disporre ai sensi della legislazione vigente. È altresì integrata la graduatoria dei vincitori del concorso di cui al medesimo articolo 59, comma 14, con i soggetti che hanno conseguito nella prova orale il punteggio minimo previsto dal comma 15 del medesimo articolo. L’immissione in ruolo dei soggetti di cui al periodo precedente avviene tenuto fermo quanto stabilito dai commi 17 e 18 del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106.

Quanto alle risorse da destinare al provvedimento, al fine di rendere effettiva la proroga, si agirebbe sulla Legge di bilancio portando a 550 milioni gli attuali 400 del relativo fondo, previsto in ragione dell’emergenza epidemiologica.

A che punto è il provvedimento legislativo? Ad oggi l’emendamento non è tra quelli considerati inammissibili e dunque sta proseguendo il suo iter in Parlamento, il cui buon esito – va detto – dipenderà anche dalla corretta copertura finanziaria, la quale andrà valutata dalla ragioneria generale dello Stato.

Carla Virzì

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