Categorie: Disabilità

Sostegno: scoppia la protesta contro la legge delega

120 mila insegnanti, che assistono 234 mila studenti con handicap, stanno protestando contro la possibile riforma del sostegno, che è una delle deleghe al governo previste dalla legge 107 e rinviate dalla neo nominata ministra Valeria Fedeli.

Uno dei punti più pericolosi riguarda il cosiddetto «profilo di funzionamento», che dovrebbe servire a definire il numero di ore di assistenza per ogni studente: «Eliminare la diagnosi funzionale e il profilo dinamico funzionale per inserire il profilo di funzionamento significa di fatto peggiorare la qualità dell’inclusione e dell’integrazione- spiega un’ insegnante tra le promotrici della protesta – In pratica significa che non è la gravità della disabilità a definire i bisogni dell’alunno ma il suo funzionamento, per cui se un ragazzo viene ritenuto capace di stare in classe senza aiuto, lo si lascia solo. E si riducono le ore di assistenza».

Un altro aspetto, che crea altrettanto allarme, riguarda la figura stessa dell’insegnante di sostegno, che viene considerato una sorta di tutor specializzato nell’assistenza ai disabili, ma non necessariamente un insegnante, snaturando così la professionalità del docente, che è prima di tutto un educatore specializzato in determinate materie, in grado quindi di trasmettere le sue conoscenze all’alunno.

 

{loadposition carta-docente}

 

«Noi siamo professionisti dell’insegnamento e tali dobbiamo rimanere, senza confonderci con altre figure che già intervengono, con ruolo diverso e non solo a scuola, come gli operatori socio sanitari, gli assistenti per l’autonomia e la comunicazione, gli assistenti educativi culturali», riporta il Corriere della Sera facendo riferimento a una lettera aperta inviata alla neo ministra Fedeli.

Sotto accusa anche la mobilità «che ha lasciato ben 50 mila studenti senza docente specializzato sul sostegno»: la possibilità per i docenti che non possedevano il titolo di sostegno di rimanere nella propria sede facendo assistenza agli studenti disabili ha creato delle distorsioni che hanno penalizzato fortemente le famiglie.

Senza aumentare le ore di sostegno: «Ne servono almeno 18 a settimana»- concludono i docenti partigiani della scuola pubblica- «per evitare che il ragazzo trascorra ore e ore in classe senza avere la possibilità di apprendere come gli altri».

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Docente di giorno, vende integratori la notte: la Finanza ora gli chiede di restituire i 10.000 euro di guadagno, serviva l’autorizzazione del preside

Fare l’insegnante e contemporaneamente un’altra professione è possibile, ma a due condizioni: chiedere sempre il…

17/07/2024

Concorso docenti e immissioni in ruolo, le novità del decreto sport e scuola

Il DL 71/2024, decreto recante disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni…

17/07/2024

Donne più istruite degli uomini ma meno occupate, lo rivela l’ISTAT nel rapporto “Livelli di istruzione e ritorni occupazionali”

In Italia, le donne sono più istruite degli uomini: nel 2023, il 68,0% delle donne…

17/07/2024

Posizioni economiche ATA, aumenti corrisposti nella rata di luglio insieme agli arretrati: avviso NoiPA

A partire dal mese di luglio, NoiPA ha applicato sul cedolino mensile del personale ATA…

17/07/2024

Dimensionamento scolastico, una sintesi degli adempimenti amministratvo-contabili

L'USR Sardegna ha proposto, con nota del 16 luglio 2024, un'utile sintesi degli adempimenti amministrativo-contabili…

17/07/2024

Martina Franca, matrimonio tra docenti, ma la sposa si è inventata tutto. Ecco la reazione del collega

Quella che sembra una favola amara, resa ancora più incredibile dal caldo torrido pugliese, è…

17/07/2024