Reclutamento

Sostegno, stabilizzazione per i ricorrenti del concorso 2016: erano stati esclusi dal Miur

Vittoria importante per moltissimi insegnanti di sostegno esclusi in un primo momento dal concorso docenti 2016. Il Consiglio di Stato, infatti, con la sentenza pubblicata il 25 giugno 2018 sancisce la sconfitta del Miur e l’inserimento dei docenti specializzati sul sostegno (TFA II°ciclo) nelle graduatorie di merito già a partire da questa estate.

La vicenda: docenti esclusi dalle prove per colpa dei ritardi

La vicenda, così come riportano l’associazione degli insegnanti di sostegno MiSoS e il legale Sirio Solidoro, ha visto i ricorrenti, circa 400, esclusi illegittimamente dal concorso ordinario sostegno 2016 per aver acquisito il titolo di specializzazione sul sostegno un mese dopo la data prevista dal bando.

Dopo aver ottenuto l’accoglimento della richiesta cautelare ed essere stati ammessi con riserva alle prove suppletive svolte nel 2017, gli specializzati vincitori di concorso verranno inseriti a seguito di questa sentenza  nelle graduatorie di merito a pieno titolo per l’immissione in ruolo già a partire da questa estate.
I ricorrenti, nello specifico, avevano quasi tutti chiesto l’accantonamento del ruolo con riserva e pertanto, dopo la sentenza, questi non solo verranno inseriti nelle graduatorie riservate ai vincitori di concorso, ma saranno stabilizzati dopo anni di precariato con le immissioni in ruolo 2018.

Secondo i giudici del Consiglio di Stato, “la mancanza del titolo di specializzazione entro il suddetto termine, deducevano i ricorrenti già abilitati, non era ad essi addebitabile bensì esclusivamente imputabile al fatto dei singoli atenei o degli istituti autorizzati per non avere concluso in tempo utile i corsi di specializzazione sì da consentire agli aspiranti abilitati – quali essi ricorrenti partecipanti ai corsi – di accedere al concorso”.

In realtà, bisogna ricordare che i ricorrenti si erano inizialmente rivolti al Tar Lazio, che aveva respinto l’appello, sottolineando come sia “del tutto legittimamente, proprio in ossequio al principio di imparzialità dell’attività amministrativa di cui all’art. 97 cost., fissato un termine perentorio di presentazione della domanda di partecipazione (30 marzo 2016) disponendo altresì, a garanzia e salvaguardia della par condicio dei candidati, che sia indistintamente dimostrato, da parte di tutti, il possesso dei prescritti requisiti di partecipazione entro tale data”.

La sentenza: gli specializzati sul sostegno vanno in Gm

Il Consiglio di Stato, però, accoglie il ricorso dei docenti specializzati sul sostegno:  “definitivamente pronunciando sull’appello, come in epigrafe proposto, lo accoglie e, per l’effetto, in riforma dell’appellata sentenza, accoglie il ricorso di prime cure. Spese del doppio grado di giudizio compensate. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa”.
Tale sentenza avrà senz’altro ricadute sulle altre pronunce dei tribunali amministrativi ancora in corso di conclusione.

Il MiSoS: passo avanti per la continuità didattica

La soddisfazione del MiSoS, tramite il presidente Ernesto Ciraci, è doppia: da un lato, “tale conquista al Consiglio di Stato ci fa fare un passo avanti verso la garanzia della continuità didattica dei nostri alunni con disabilità”, e dall’altro, “tutela il diritto dei docenti specializzati vincitori di concorso che possono finalmente  abbandonare lo status di precario”.

Ciraci sottolinea anche che adesso centinaia di specializzati potranno mettere le loro competenze e la loro professionalità  “al servizio dei nostri studenti con disabilità”.

Soddisfatto anche il legale Sirio Solidoro, che mostra entusiasmo in particolare per “i tanti vincitori di concorso sul sostegno per infanzia e primaria, i quali non avendo attualmente alcuna procedura di reclutamento o fase di transizione in essere, a differenza della secondaria, potranno finalmente essere stabilizzati e garantire la tanto importante continuità didattica”.

Fabrizio De Angelis

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