Dopo la sfida del referendum costituzionale, finita con una schiacciante vittoria del No sulle ragioni del Si, fatto il Governo Gentiloni, si attendono i nomi dei sottosegretari.
Quali saranno i nomi dei sottosegretari che affiancheranno la ministra Vittoria Fedeli al Miur? Ricordiamo che nel Governo Renzi, al fianco del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini c’erano il sottosegretario Angela D’Onghia con delega all’alternanza scuola-lavoro, alle problematiche sulla dispersione scolastica, al riconoscimento dei titoli di studio, alla formazione professionale, agli indirizzi in materia di residenze universitarie, fondazioni per il merito, rapporti tra università e sport, stabilità economico patrimoniale delle università, all’alta formazione artistica, musicale e coreutica, alla promozione della cultura scientifica; il sottosegretario Davide Faraone e infine c’era il sottosegretario Gabriele Toccafondi con delega all’Agenda Digitale, all’anagrafe degli studenti, all’educazione alla legalità, stradale, ambientale, e alla salute nella scuola, alla garanzia giovani, all’istruzione post-secondaria e degli adulti, all’istruzione tecnica e professionale, al sistema delle scuole paritarie e non paritarie, al progetto Carta dello studente, all’applicazione della riforma dell’università.
Adesso con la prossima settimana, prima dell’interruzione dei lavori parlamentari delle vacanze di Natale, ci saranno le nuove nomine dei sottosegretari di Stato.
A viale Trastevere ci potrebbero essere una conferma e due novità, questo è quanto trapela da informazioni che risulterebbero essere attendibili. Seguiranno la strada dell’ex ministro Giannini, sia il sottosegretario D’Onghia che Toccafondi. La conferma sarebbe quella dell’On. Davide Faraone che manterrebbe a capo della sua segreteria Marco Campione, mentre le news entry sarebbero quella dell’On. Simona Malpezzi e quella della responsabile scuola del PD, Francesca Puglisi. A quest’ultima potrebbe essere preferito l’On. Ettore Rosato. In buona sostanza si potrebbe verificare, se le indiscrezioni venissero confermate, un Miur targato esclusivamente PD e di personalità politiche molto favorevoli all’attuazione della legge 107/2015.