Avrebbe sottratto dalle casse della scuola, in cui svolge il ruolo di direttore amministrativo, 112mila euro. Con questa accusa, un dipendente pubblico di un istituto statale di istruzione superiore della bergamasca è finito agli arresti domiciliari. Lo riporta Il Sole 24 Ore.
Secondo le indagini della Guardia di Finanza di Bergamo, il direttore avrebbe predisposto mandati di pagamento per le spese legate all’attività scolastica, tra cui saltuariamente inseriva contabili riferite a spese personali o di propri familiari, utilizzando comunque causali con falsi riferimenti a fatture e fornitori. Le fiamme gialle hanno individuato, tra i codici Iban, anche quelli relativi a conti correnti di creditori personali dell’uomo, nonché mandati di pagamento emessi direttamente a proprio favore e privi di giustificazione, tratti da fondi riservati ai docenti per nuove attività progettuali e investimenti nella formazione degli studenti.
Al direttore sono stati così sequestrati 112mila euro che sarebbero stati sottratti dalle casse della scuola tra il 2018 e il 2023. L’accusa è quella di peculato di risorse finanziarie pubbliche.