Un gruppo di ragazzi di una scuola religiosa della località spagnola di Orihuela ha accolto l’inno nazionale con il braccio levato nel saluto romano: il fatto, risalente a due anni fa, è accaduto in occasione di una partita di calcetto organizzata all’interno dell’istituto scolastico. E riproposto attraverso un video sui social network lo scorso 12 ottobre, in occasione della festa nazionale spagnola o, in epoca franchista, “Giornata della Razza”.
Il video ha un suono non originale, ma montato successivamente: al momento dell’ingresso in campo delle squadre si sente l’inno della Champions League, mentre il saluto romano coincide con l’inizio dell’inno nazionale spagnolo: secondo un genitore si sarebbe trattato di uno scherzo dei ragazzi – di età compresa fra i 14 e i 16 anni – e non vi sarebbe alcun intento di apologia del fascismo da parte delle autorità scolastiche.
Il video ha un suono non originale, ma montato successivamente: al momento dell’ingresso in campo delle squadre si sente l’inno della Champions League, mentre il saluto romano coincide con l’inizio dell’inno nazionale spagnolo: secondo un genitore si sarebbe trattato di uno scherzo dei ragazzi – di età compresa fra i 14 e i 16 anni – e non vi sarebbe alcun intento di apologia del fascismo da parte delle autorità scolastiche.
Anche dopo le forti polemiche venutesi a determinare per la sua messa in pubblico, la direzione della scuola – appartenente all’ordine delle carmelitane – non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Anche perché, nel frattempo il Dipartimento dell’Istruzione della Comunità Autonoma (regione) di Valencia ha avviato delle indagini. Che se accerteranno delle responsabilità, anche oggettive, obbligheranno i vertici della scuola a fornire valide spiegazioni anche al Comune: nei casi estremi infatti è previsto il ritiro della parificazione con gli istituti statali di cui gode da diversi anni.