Un fatto violento davvero inaudito: un ragazzo di sedici anni qualche giorno fa, nel mantovano, ha sparato in bocca ad un compagno di scuola 17enne sul bus pieno di studenti. Il giovane andrà in carcere: lo riporta Today.
All’inizio, come riporta Il Corriere della Sera, si è pensato ad una pistola scacciacani: ma in realtà l’arma ritrovata dove indicato dal ragazzo, nel fiume Oglio, era una vera e propria rivoltella. Da qui l’arresto. I carabinieri e la Procura dei minori nel corso delle indagini, sebbene non fosse ancora stata ritrovata, hanno sempre avuto il sospetto che si trattasse di una vera pistola.
La conferma è arrivata dai chirurghi dell’ospedale dove il 17enne ferito è stato operato alla bocca per riparare i danni provocati dallo sparo. Nel corso dell’intervento, infatti, i medici hanno trovato e rimosso l’ogiva del proiettile che era rimasta incastrata tra lingua e mandibola.
Nel giorni successivi all’episodio il 16enne aggressore invece aveva affermato che si fosse trattato di un gesto involontario. In pratica, come aveva avuto modo di spiegare lui stesso, avrebbe avuto per le mani la pistola, inizialmente indicata come una pistola ad aria compressa, e improvvisamente sarebbe partito lo sparo.
La lite sull’autobus
Il gip per i minorenni di Brescia ha emesso un‘ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del ragazzino, che è indagato per lesioni gravi. È stato quindi portato al carcere minorile dove resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria minorile.
Tutto è accaduto il 22 novembre a bordo di un autobus di linea preso d’assalto dagli studenti usciti da scuola. Tra l’indagato e la vittima sarebbe scoppiata una lite: si sarebbero spintonati poi il sedicenne avrebbe estratto la pistola dalla giacca sparando un colpo dritto in bocca al compagno. Anche se senza proiettili, l’esplosione ha provocato ferite importanti e la perdita di alcuni denti al ragazzo.