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Spazio euro-mediterraneo dell’alta formazione e della ricerca

Se nel caso precedenti protocolli, con Tunisia e Marocco, le aree prioritarie degli accordi riguardano azioni tese a favorire il trasferimento tecnologico a imprese italiane e tunisine, la ricerca per l’ambiente, lo sviluppo degli studi sulla biodiversità, le energie rinnovabili e l’agricoltura, per quanto attiene alle intese firmate lo scorso 19 maggio con i rappresentanti della Repubblica araba d’Egitto e del regno di Giordania i temi riguardano diversi settori, tra cui la creazione di un Centro di alta formazione e ricerca per accrescere la produttività delle coltivazioni in territori aridi.
Rivestono grande importanza anche gli accordi inerenti lo sviluppo di una Università euro-mediterranea a distanza, che si inseriscono nel solco del progetto di costruzione di quello Spazio euromediterraneo dell’alta formazione e della ricerca che è stato lanciato e consolidato nelle due Conferenze di Catania (2003 e 2005).
Parlando di questo progetto, Letizia Moratti ha detto che troverà ulteriore impulso con una terza Conferenza interministeriale in programma nel gennaio del 2006 sempre nel capoluogo etneo.
"In particolare – ha affermato il Ministro – nella terza Conferenza di Catania, vogliamo lanciare un progetto di progressiva armonizzazione dei sistemi di istruzione superiore nell’area euro-mediterranea, con riconoscimento di crediti formativi e di titoli, in modo da favorire in questo spazio una effettiva mobilità di lavoratori in vista della creazione dell’area di libero scambio del mediterraneo nel 2010".
Da ricordare, infine, che in questo mese di maggio, a Roma, il Miur ha siglato tre protocolli di cooperazione scientifica con Francia, Portogallo e Spagna.

Andrea Toscano

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