![Concorso dirigenti scolastici](https://www.tecnicadellascuola.it/wp-content/uploads/2018/07/concorso-pubblico-esami-300x194.jpg)
Non erano purtroppo ipotesi strampalate quelle sul giro – in un ateneo del Lazio – di tangenti e favori, con il coinvolgimento attivo di almeno due professori universitari, al fine di superare i corsi di specializzazione per il sostegno attraverso la frequenza del Tfa: il Tribunale del Riesame di Roma ha infatti confermato gli arresti domiciliari per due docenti, il presidente della Commissione del Concorso e una componente della stessa, arrestati nell’ambito dell’inchiesta “Luna Viola” condotta dalla Guardia di Finanza.
“Il Riesame – scrive l’Ansa – aveva ascoltato venerdì i legali dei due docenti. Nei prossimi giorni si pronuncerà sui ricorsi degli altri due arrestati”.
In base agli indizi raccolti dalla Guardia di Finanza, alcuni candidati alla frequenza del Tfa avrebbero pagato 15mila euro in tre rate da 5mila in cambio dell’assicurazione di portare a casa la specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità certificata.
Un intermediario avrebbe indotto i due docenti a consegnargli un “lotto” di argomenti richiesti in sede di esame.
Come abbiamo già avuto modo di scrivere, l’accordo prevedeva che per la prova scritta, al fine di rassicurare i paganti sul superamento della procedura, uno degli arrestati avrebbe ammesso che bastava riempire 15 righe e, anche se avessero scritto informazioni non corrette (ad esempio che “la luna è viola”, risposta che ha dato il nome all’operazione), grazie alla sua conoscenza dei membri della commissione giudicatrice, avrebbero comunque ottenuto il massimo della votazione.
Alla prova orale finale, invece, sempre ai candidati da specializzare su sostegno coinvolti nell’imbroglio accademico sarebbe bastato non fare scena muta.