I lettori ci scrivono

Specializzati sul sostegno all’estero ed inserimento con riserva nelle GPS

Spett.le Tecnica della Scuola,

da qualche giorno, noi specializzati sul sostegno all’estero e in attesa di riconoscimento, con anche cautelare positiva dal Consiglio di Stato, leggiamo il parere del CSPI, nel quale c’è scritto che nonostante abbiamo una riserva, veniamo inclusi nelle GPS ma senza alcuna stipulazione di contratti questo anno.

Vorrei specificare cosa si intende per riserva.

Secondo il Consiglio di Stato, l’inserimento in graduatoria con riserva deve intendersi pienamente anticipatorio della tutela richiesta fino alla definizione nel merito della vicenda processuale, cosicché l’inserimento in graduatoria con riserva deve attribuire le medesime utilità ad essa connaturate e discendenti, ivi incluse la destinazione di proposte di assunzione sia a tempo determinato che a tempo indeterminato (Nota Miur n. 5237 del 24 febbraio 2016).

In altri termini, per il giudice amministrativo l’inserimento in G.A.E. “con riserva” deve essere intesa in modo non ostativo della possibilità di consentire la stipula di contratti a tempo determinato ed indeterminato.

Ordunque, secondo il CSPI cosa intende per riserva? Dopo che il Consiglio di Stato ha ben chiaro la definizione.

Noi docenti specializzati e abilitati all’estero siamo discriminati da una marea di situazioni, e nonostante abbiamo superato prove preselettive e corsi onerosi per superare il Tfa all’estero,​ ad oggi il Ministero della pubblica Istruzione continua a lottare contro di noi.

Noi, specializzati sul sostegno all’estero, non possiamo vederci esclusi dalla possibilità di lavorare questo anno, come già successo in passato per motivi che poi ci hanno dovuto anche reintegrare.

Molti miei colleghi hanno il ruolo con il mio stesso titolo di specializzazione sul sostegno dopo una serie di ricorsi. Dispendio economico, che ci vede sempre discriminati dal percorso in Italia.

Mi preme ancora di più specificare che questo anno, alcuni provveditorati ci hanno escluso, per poi ad alcuni reinserirli nelle GPS dopo pronunce del Tar e del Consiglio Di Stato, preferendo​ stipulare contratti a chi diplomato e senza titolo di specializzazione alcuna.

Lungi da me, pronunciarsi in merito. Ma avendo, superato brillantemente delle prove e ottenuto la specializzazione sul sostegno in un Paese che fa parte della Unione Europea, la Romania, mi fa sentire alquanto discriminata, dai comportamenti ut supra esposti anche di alcuni provveditorati.

Chiedo, Tecnica della Scuola, che venga pubblicato questo articolo, perché nel 2022, noi specializzati sul sostegno in Romania possiamo vederci definitivamente riconoscimento il titolo e che il MIUR possa rispondere tempestivamente e ad eliminare ogni tipo di discriminazione tra il percorso all’estero quello conseguito in Italia.

Soprattutto, il MIUR, anziché continuare ad opporsi a noi specializzati e perdere in sede giurisdizionale al Consiglio di Stato, deve cercare di risolvere questa situazione.

Chiedo, altresì, che presto ci risponda anche concedendoci misure compensative nel più breve tempo possibile.

Alla luce di tutto quanto sin qui esposto, il Ministero della Pubblica Istruzione, anche questo anno dovrà concederci la possibilità di essere inseriti nelle GPS e di lavorare, fino allo scioglimento della riserva.

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