Si avvia a conclusione il quarto ciclo di TFA sostegno iniziato nella primavera scorsa, ma già si parla del quinto che, molto probabilmente, vedrà la luce nei primi mesi del 2020. L’intenzione del governo è chiaro: bisogna trovare al più presto docenti di sostegno specializzati. Non bastano più le soluzioni prospettate negli anni passati. Per molti precari, dunque, può essere una via per trovare una stabilità lavorativa.
Ci sono, infatti, molti docenti o aspiranti (come i neolaureati, i soprannumerari o i professori che attengono una cattedra a tempo determinato) che potrebbero approfittare dell’apertura del nuovo ciclo di specializzazione sostegno per ottenere una qualifica e la possibilità di accedere alla procedura concorsuale per il posto a tempo indeterminato (ma intanto potrebbero già accedere alle supplenze).
Gli insegnanti tecnico pratici (gli ITP) possono partecipare (con il diploma)
Attenzione, però, perché allo stato attuale non possono partecipare tutti: non possono partecipare i laureati senza servizio e privi dei 24 CFU (per la secondaria) e nemmeno i diplomati il cui titolo non dà accesso a nessuna delle classi di concorso della Tabella B allegata al DPR 19/2016 (per la secondaria)
Il Tfa sostegno 2020 avrà durata annuale e, una volta concluso, rilascia il diploma di specializzazione per le attività di sostegno.
Si tratta di un corso della durata minima di almeno 8 mesi che prevede l’acquisizione di 60 CFU suddivisi in:
Tutto ciò, in termini di impegno orario, equivale:
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I requisiti per partecipare al corso di specializzazione sostegno devono essere considerati l’abilitazione all’insegnamento o in alternativa la laurea magistrale accompagnata dai 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, come riporta il decreto legislativo 59/2017 all’articolo 5, comma 1 e 2, garantendo comunque il possesso di almeno sei crediti in ciascuno di almeno tre dei seguenti quattro ambiti disciplinari: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; psicologia; antropologia; metodologie e tecnologie didattiche.
Al corso Tfa sostegno potranno partecipare anche gli ITP con il diploma: “I requisiti previsti dall’articolo 5, comma 2, del decreto legislativo n.59/2017 per i posti di insegnante tecnico – pratico sono richiesti per la partecipazione ai percorsi di specializzazione sul sostegno banditi successivamente all’anno scolastico 2024/2025. Sino ad allora rimangono fermi i requisiti previsti dalla normativa vigente in materia di classi di concorso”.
Le prove di accesso saranno organizzate dagli Atenei, tenendo conto delle specifiche
esigenze dei candidati con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento, a norma
della legge 5 febbraio 1992, n. 104 e successive modificazioni e della legge 8 ottobre
2010, n. 170.
Vi sarà un test preselettivo costituito da 60 quesiti formulati con cinque opzioni di risposta, fra le quali il candidato ne individua una soltanto.
Almeno 20 dei predetti quesiti sono volti a verificare le competenze linguistiche e la comprensione dei testi in lingua italiana. La risposta corretta a ogni domanda vale 0,5 punti, la mancata risposta o la risposta errata vale O(zero) punti. Il test ha la durata di due ore.
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