Home I lettori ci scrivono Spending review basta al doppio lavoro dei liberi professionisti nelle scuole

Spending review basta al doppio lavoro dei liberi professionisti nelle scuole

CONDIVIDI

Breaking News

December 21, 2024

  • Aumenti stipendi ministri, la deputata che ha presentato l’emendamento è una docente: “Lo rifarei” 
  • Studente modello non ammesso agli esami con la media del sei dopo la morte del papà: vince il ricorso, ma i prof lo bocciano 
  • Il docente caduto dal balcone di una villa storica in gita con la classe è morto dopo giorni di agonia: aveva 43 anni 
  • Liceo occupato, genitori difendono studenti: “Chiedono che la scuola non sia ridotta a mercificio di voti e valutazioni” 

Basta al doppio lavoro nella scuola dei liberi professionisti. Al neo premier Renzi, un suggerimento che ci pare intelligente: i docenti a tempo determinato e soprattutto a tempo indeterminato, titolari di partita Iva e di altro lavoro (commercialisti, avvocati, ingegneri, periti, agronomi…), dev’essere vietato di fare il docente a tempo pieno, ma per continuare a chiedere l’autorizzazione alla libera professione, devono contestualmente chiedere obbligatoriamente, il part time entro il 15 marzo di ogni anno come docenti per un numero massimo di ore pari alla metà del monte ore settimane contrattuale base (ad esempio per le superiori, dove i docenti summenzionati sono in grande numero negli Istituti professionali e tecnici, il part time deve avere un numero massimo di ore pari a 9 settimanali, altrimenti si perde il diritto alla libera professione). Si libererebbero, a pari costo per lo Stato, parecchie migliaia di posti docente intero (pari alla somma di due metà part time), a favore sicuramente dei giovani precari.

Parimenti i precari che esercitano anche la libera professione, che aspirano alle supplenze, non possono assumere incarichi e supplenze oltre le 9 ore settimanali.