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Spending review, il 7 agosto a Montecitorio presidio Cgil e Uil in difesa degli statali

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Il 7 agosto Cgil e Uil faranno le prove generali in vista dello sciopero generale di fine settembre contro i tagli e le restrizioni previste nella spending review (che al Senato per i dipendenti pubblici della scuola ha riservato addirittura degli emendamenti peggiorativi!) : all’indomani dell’arrivo del decreto legge presso la Camera dei Deputati, per affrontare l’ultima parte dell’iter di approvazione e procedere alle operazioni di voto finali, una rappresentanza dei lavoratori del pubblico impiego si presenterà davanti a Montecitorio con delle mannaie, l’oggetto che dovrebbe meglio “simboleggiare – spiegano dai due sindacati – il peso della manovra sul lavoro pubblico”.
I manifestanti inoltre proporranno una scritta fronte-retro molto significativa: “Basta Parole – Sciopero Generale”, composta da cartelli indossati da lavoratrici e lavoratori “sandwich”. Il presidio/flash-mob, così l’hanno definito gli organizzatori, prenderà il via a partire dalle ore 10.
Rimane confermata, invece, l’astensione dalla protesta da parte della Cisl. L’ultimo a pronunciarsi sulla decisione di preferire la contrattazione allo sciopero, almeno in questa fase, è stato nei giorni scorsi Gianni Baratta, segretario confederale della Cisl: “non partecipiamo allo sciopero perchè vogliamo affrontare con il ministro tutta la gestione degli esuberi, i problemi della spending review e i temi dell’accordo del 3 maggio”. L’organizzazione guidata da Raffaele Bonanni chiede quindi al ministro che a settembre parta “un tavolo negoziale: fino a che c’è la possibilità di trattare il sindacato deve trattare”.