All’interno della scuola, più che negli altri ambienti di lavoro, esistono le competenze per imprimere un taglio “culturale” e partecipato alla creazione di un Documento Valutazioni Rischi. A tal riguardo gli istituti tecnici possono diventare laboratori entro cui sperimentare nuovi modelli di DVR esportabili anche nel mondo del lavoro.
Per la scuola secondaria, una proposta didattica, a gestione degli insegnanti, potrebbe consistere nella predisposizione di regolamenti di utilizzo di locali specifici (palestra, laboratori, cortile).
Tale lavoro presuppone l’osservazione e la valutazione dei comportamenti agiti abitualmente. In questo caso il SPP avrà il ruolo di promozione dell’attività, di supporto, di valutazione e di committente nei confronti della classe. Tutti i lavori prodotti dagli allievi potranno trovare collocazione nel DVR, in qualità di:
• rischi precedentemente non riscontrati/soluzioni originali
• rischi percepiti, anche se discordanti con i dati oggettivi, che evidenziano bisogni informativi
• azione di coinvolgimento//informazione/formazione di allievi e insegnanti (in questo caso è necessario focalizzare e descrivere il processo)
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