Anche il prof. Daniele Manni, già vincitore del Global Teacher Prize e di tantissimi altri prestigiosi premi, è intervenuto sulla questione 4+2, riferito ai percorsi di scuola secondaria di secondo grado. Ecco le sue parole ai giovani reporter di NovaNews:
Siamo in pieno periodo di scelte e di iscrizioni presso le scuole superiori, a quali studentesse e studenti consiglia di scegliere la vostra scuola?
“Ogni volta che mi trovo in una classe di 3° media, a svolgere la funzione di “orientamento”, dico sempre ai ragazzi che se hanno le idee chiare su ciò che desiderano fare o intraprendere per il loro futuro, non devono mai farsi condizionare, da nessuno, men che mai dagli amici e dai compagni di classe. Dico anche che i licei sono ottime scuole per coloro che hanno l’assoluta certezza di continuare in un percorso universitario, a mio avviso i licei non hanno il compito di insegnare un mestiere, una professione o a “saper fare” qualcosa in particolare, aiutano invece i ragazzi ad aprire le loro menti e acuire la loro capacità di studio e di apprendimento. I tecnici ed i professionali hanno invece un duplice compito, da un lato devono fornire una buona e solida base per coloro che vorranno continuare gli studi accademici (da noi, ad esempio, un buon 70-75% decide di proseguire gli studi) e, dall’altro, insegnare anche a saper fare, negli ambiti di indirizzo che gli alunni hanno scelto. Dico spesso che il 99% delle persone sono “utenti” o “spettatori” (se non peggio, “clienti”) di ciò che succede loro intorno mentre l’1% è protagonista, motore e fautore di cambiamento. Il 99% dei ragazzi gioca ai videogame, l’1% li progetta e li realizza, il 99% dei ragazzi seguono gli influencer o i blogger, l’1% crea contenuti interessanti e lo diventa, il 99% dei ragazzi acquistano abbigliamento perché consigliato da qualcuno, l’1% progetta il proprio brand e tenta di imporsi sul mercato.
Quindi pongo questa domanda: “Tu da che parte vuoi stare?”. Capita poi spesso di avere studenti che non eccellano nelle varie materie ma che hanno quel guizzo, quel luccichio negli occhi che, se poni loro mondi diversi da quelli prettamente scolastici, danno il meglio di sé e sono capaci di sorprendere tutti, genitori compresi”.
Cosa pensa della nuova riforma dei tecnici voluta dal ministro Valditara, l’ormai noto percorso “4+2”, 4 anni di superiore e 2 anni presso un ITS Academy?
“Non posso che pensarne bene, anzi benissimo! Ad onor del vero qui a scuola lo applichiamo già da qualche anno, da quando abbiamo attivato il percorso quadriennale che permette agli studenti di diplomarsi un anno prima. Abbiamo rimodulato i programmi e, addirittura, le discipline. Non abbiamo “schiacciato” in 4 quello che gli studenti dovrebbero fare in 5 anni ma l’abbiamo ripensato in chiave attuale. I ragazzi che si iscrivono al quadriennale ricevono una didattica più dinamica, fanno molti laboratori, realizzano progetti alternativi e altamente formativi. Trattando poi molto le nuove tecnologie, siamo in stretto contatto con l’ITS Academy “Apulia Digital Maker”, il quale in due anni specializza gli studenti in informatica e li prepara nelle professioni più richieste dalle aziende del settore, proprio qui, nel nostro territorio”.