Sperimentazione secondo ciclo: per le Regioni il decreto va ritirato

Le Regioni si scagliano apertamente contro la sperimentazione della riforma del secondo ciclo, minacciando di rivolgersi al Tar se il Ministero dell’istruzione non ritirerà il decreto che permette di avviare i nuovi corsi già a partire da settembre prossimo.
L’ordine del giorno, approvato il 9 febbraio dai Presidenti delle Regioni, ed inviato al ministro dell’Istruzione Letizia Moratti, rappresenta l’apice di un malcontento proveniente da più parti: istituzionali, politiche, sindacali, delle associazioni. La Conferenza delle Regioni si è sentita in obbligo di chiedere di sospendere il decreto che anticipala sperimentazione al 2006-07: “saremmo di fronte – ha detto il presidente della Conferenza, Vasco Errani – ad un vulnus grave della credibilità della Conferenza stessa, dal momento che erano stati presi impegni formali che non possono essere disattesi: siamo di fronte a un contenzioso aperto unilateralmente dal governo”.
Eppure il ministro Moratti, nei giorni scorsi, nel commentare l’avvio anticipato della riforma aveva parlato di “pressioni venute dalla base” . Secondo le Regioni, invece, l’atteggiamento di viale Trastevere rimane incomprensibile: alla fine del 2005 era stato raggiunto una sorta di tacito accordo con il Ministro, dal quale si sanciva, su forte spinta delle Regioni di centro-sinistra, il rinvio della riforma e la sospensione della sperimentazione in attesa di un più vasto confronto e di un reperimento delle adeguate risorse economiche. Attraverso un decreto, appena pochi giorni fa, il Miur ha però accordato, “nell’ambito delle risorse disponibili”, il suo beneplacito per l’avvio della sperimentazione già a partire dal prossimo settembre.
In pratica, i licei che ritengano di essere pronti sia a livello organizzativo che di strutture possono iniziare a praticare la riforma con tanto di nuovi orari e insegnamenti. Il problema è che la decisione del Miur è giunta dopo il 25 gennaio, giorno in cui sono terminate le iscrizioni: e i genitori degli studenti da iscrivere al primo superiore non hanno certo potuto tenere conto del “ripensamento” ministeriale.
Lo stesso Vasco Errani non esita a ricordarlo: “siamo molto preoccupati di questa situazione di gravissima incertezza in cui si mettono gli studenti e le famiglie considerando il fatto che le iscrizioni all´anno scolastico sono chiuse e siamo di fronte a un atto che crea solo problemi alla scuola e per questo poniamo questa questione politica”.
In attesa che il Miur risponda al quesito posto dalla Conferenza, le singole Regioni, a turno, non mancano di ribadire il proprio dissenso per la sperimentazione: dopo Campania, Basilicata e Piemonte è stata la volta della Toscana attraverso una lunga lettera, inviata a tutti i presidi dall’assessore regionale all’istruzione Gianfranco Simoncini. Si tratta di “un no – si legge nella missiva – alla sperimentazione riproposta a iscrizioni già concluse, che prima di tutto si motiva con la necessità di evitare confusioni e tutelare il percorso formativo degli studenti”.

“Il decreto – ricorda Simoncini – parla di una sperimentazione nell’ambito delle risorse disponibili. Ma quali sono oggi le risorse disponibili per le istituzioni scolastiche? Sono le risorse appena sufficienti per l’attività ordinaria. Con l’ultima finanziaria sono stati infatti ulteriormente ridotti i già notevolmente diminuiti fondi per l’autonomia. Come voi ben sapete non esistono risorse adeguate nemmeno per assicurare la pulizia dei locali”.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati chiede al MIM di garantire i diritti dei docenti precari: presentata diffida formale

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati in difesa dei docenti…

23/11/2024

Gite scolastiche, effimere illusioni per gli studenti, prezzi sempre più alti e meno accompagnatori disponibili

Sempre meno studenti in gita scolastica rispetto al passato, colpa dell’aumento dei prezzi che ha…

23/11/2024

Cosa fare con un Dop in classe? Come promuovere capacità e talenti di ogni alunno?

In classe, un DOP può essere valorizzato con attività creative e sfidanti, come progetti interdisciplinari,…

23/11/2024

Che cosa sono le UDA? Come usare l’intelligenza artificiale generativa per costruirle?

Le UDA (Unità di Apprendimento) sono percorsi didattici integrati che collegano obiettivi, competenze e attività…

23/11/2024

Cosa vuol dire essere insegnante? Dal rapporto agli alunni quello con genitori e colleghi: come insegnare soddisfatti

Essere insegnante significa guidare gli alunni con empatia e pazienza, costruendo un rapporto di fiducia.…

23/11/2024

Parma, Capitale europea dei giovani 2027

Parma sarà la Capitale europea dei giovani per il 2027, così come ha decretato  l’European youth…

23/11/2024