La sperimentazione CLIL (Content and Language Integrated Learning), l’apprendimento integrato di contenuto e lingua, è ormai un dato di fatto e ogni scuola si è dovuta organizzare per attivarla, anche se non sempre ci sono state le condizioni per farlo in modo ottimale. In generale, sembra ci si sia affidati al buon senso e alla capacità individuale dei singoli docenti DNL disponibili a mettersi in gioco, a documentarsi e studiare ‘strada facendo’ per far fronte ad un’esigenza non più derogabile.
E’ chiaro che, dopo una prima fase un po’ confusa e talvolta frutto di improvvisazione, occorre adesso organizzarsi meglio, condividere risorse ed esperienze, ma soprattutto è necessario capire bene il ‘funzionamento’ del CLIL e le ragioni che ne giustificano la diffusione. Questo il presupposto da cui parte il testo proposto, CLIL…COSA CAMBIA?, che prova a rispondere a tali interrogativi e sostenere il lavoro di tutti quei docenti DNL che si sono ritrovati a sperimentare una nuova metodologia, rinnovando e reinventando il proprio modo di insegnare.
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