“I 50 milioni di cui parla Salvini, messi a suo dire per combattere povertà educativa e dispersione scolastica, non sono soldi del governo, ma sono i normali fondi europei a cui le scuole accedono ogni anno da quasi 20 anni”.
Così Mila Spicola, insegnante, attenta alle politiche per il Meridione, già referente Scuola per il Partito Democratico durante la segreteria di Maurizio Martina.
“I pon sono fondi che, se dispersi a pioggia, per quanto permettano progetti ed esperienze belle ed utili, non agiscono a livello strutturale o ordinamentale, sono cure palliative, non soluzioni contro la povertà educativa e la dispersione scolastica. Se avessero funzionato, vista l’enormità delle risorse europee impiegate in questo modo negli ultimi 20 anni, al Sud avremmo livelli di rendimento maggiori che in Finlandia. E invece i problemi, i divari e la dispersione se possibile si acuiscono anno dopo anno, come mai?Soldi contro la dispersione che vanno però dispersi”, prosegue Spicola.
“Contro la povertà educativa e la dispersione scolastica servono non fondi a pioggia ma azioni di sistema, stabili, dirette a tutta la platea degli alunni e delle alunne, servono i nidi, specie nelle aree degradate, e il tempo pieno, per agire in prevenzione e in recupero di fragilità, come indicano i migliori studi, le evidenze empiriche e l’Unione Europea. E invece proprio i nidi e il tempo pieno al Sud mancano e continueranno a mancare perchè non sono stati messi soldi per farli in finanziaria”, continua l’esponente del partito democratico.
“Non è vero che l’Europa sia lontana dai cittadini, siamo noi e le nostre scelte sbagliate a ignorare indicazioni giuste che ci arrivano anche dall’Europa e a sprecare anni e risorse preziose reiterando misure che non funzionano. Attenzione, non è il primo ad agire così. Anche questi 50 mln di pon, non di Salvini, ancora una volta arriveranno colorati ma estemporanei come i coriandoli”, conclude Mila Spicola.