Attualità

Spicola (PD): “Salvini parla di scuola e di giovani al Sud? E’ una bugia elettorale”

Mila Spicola del partito democratico, risponde al vicepremier Matteo Salvini, dopo gli ultimi interventi in cui ha parlato anche di scuola.
“Ripeto da sempre, dichiara Spicola, come investire nella Scuola e nella formazione sia la via per la Democrazia, la vera battaglia contro la Mafia, perché scuola e competenze tolgono dal bisogno dando lavoro. È profonda convinzione per cui combatto da una vita, come insegnante, e come impegno politico, anche se so come è difficile portare avanti questi temi senza cariche politiche; Sarebbe la cosa che farei subito, investire in modo mirato sui docenti, sulla scuola, sui ragazzi e sui giovani, specie su chi rimane indietro, con maggiore tempo e risorse per le singole istituzioni scolastiche e con supporti per i docenti e per le scuole, specie alle superiori per incentivare il rapporto tra scuola, scelte degli studenti e territorio”.

“Adesso scopro che lo ha detto Salvini, in Sicilia, continua Spicola -. 

Nel caso del vicepremier si tratta solo bugie elettorali. Hanno speso tutto in reddito di cittadinanza e quota 100, non sanno dove trovare 23 miliardi per evitare l’auomento dell’iva e viene in Sicilia a prenderci in giro? La Scuola e la Formazione, specie al Sud, Salvini le taglia e viene a raccontar frottole comunque. Il mio Partito doveva investire di più su nidi, tempo pieno e diritto allo studio, lo ha compreso tardi ma lo ha compreso.
Io comunque, in Sicilia, o in Europa, dentro o fuori la politica, ovunque serva avere chi comprende i veri problemi della scuola, 
non molloperchè sono un’insegnante e come i miei colleghi mi batterò finché campo per i miei studenti, che non voglio presi in giro”.
“Andiamo alle cose concrete: i siciliani, i sardi e gli elettori del Sud, non si facciano convincere, Salvini non sta mettendo un euro per asili, per tempo pieno, per borse di studio e per formazione, ecco perché sono chiacchiere”, prosegue Mila Spicola. Rischiamo anzi che tolga ai i nostri studenti quel poco che hanno, risorse e docenti, attraverso il perverso disegno dell’autonomia differenziata, che sposta fondi della Scuola dal Sud al Nord e su cui ci siamo messi in all’erta per primi, noi promotori della petizione contro la Secessione dei ricchi, seguita dalla mobilitazione di sindacati e docenti”.

L’insegnante e militante del partito democratico chiude il comunicato: “Bene che Salvini si faccia dettare da noi l’agenda sul tema scuola, formazione, lavoro e giovani, ma se deve fare faccia altrimenti taccia. Conto fino a tre e dirà che dobbiamo impegnarci di più, che non servono soldi ma impegno. Sono convinta che i soldi per la Scuola promessi da Salvini e da questo governo – sempre che arrivi alla fine dell’anno – saranno come i fantomatici 500 mila migranti irregolari da rimpatriare: spariranno all’improvviso all’indomani delle Europee”.

Redazione

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