Alunni

Spinello a scuola: alunno sospeso fino alla fine dell’anno, accolto ricorso dei genitori. Sarà reintegrato e lo Stato dovrà risarcire la famiglia

Una storia curiosa quella raccontata oggi, 26 aprile, da La Provincia Pavese. Un ragazzo, minorenne, in possesso di uno spinello a scuola, dapprima sospeso fino alla fine dell’anno scolastico, è stato reintegrato in seguito ad un ricorso avviato dai genitori. Dopo la decisione del Tar, inoltre, lo Stato è obbligato addirittura a risarcire la famiglia le spese legali.

Andiamo per ordine. I fatti, accaduti negli ultimi due mesi, riguardano l’istituto agrario Gallini di Voghera, in provincia di Pavia. L’alunno, che frequenta una classe quinta superiore, minorenne, è stato punito dal consiglio di classe con una sospensione di quindici giorni per essere stato trovato dai docenti in possesso di cannabis.

Il consiglio d’istituto, in seguito, lo scorso 13 febbraio, ha deciso di inasprire la punizione, condannando il giovane ad una sospensione lunga fino alla fine dell’anno scolastico. I genitori del ragazzo, a questo punto, hanno deciso di fare ricorso al Tar.

Questo, qualche giorno fa, ha deciso di accoglierlo, ordinando alla scuola di revocare la sospensione. Inoltre, come abbiamo anticipato, i giudici del tribunale amministrativo di Milano hanno stabilito che alla famiglia del ragazzo spettano 2mila euro di risarcimento per le spese legali. La scuola era rappresentata dall’avvocatura di stato.

Perché il ragazzo non va sospeso?

Quali sono le motivazioni alla base della decisione del Tribunale? Nella sentenza si legge che “non è stata garantita la partecipazione della parte (quindi lo studente) al procedimento amministrativo sanzionatorio” e che la sospensione fino alla fine dell’anno è prevista per “comportamenti che configurano reati contrari alla dignità delle persone, o tali da comportare pericoli all’incolumità. Nel nostro ordinamento, il consumo di stupefacenti di carattere esclusivamente personale costituisce illecito amministrativo, e non reato”.

Insomma, secondo i giudici lo studente, con il suo comportamento, non avrebbe danneggiato in modo grave persone o cose nella scuola, e per questo la sospensione non va applicata.

Un precedente nella stessa scuola che coinvolge gli stessi avvocati

Il quotidiano specifica che c’è un precedente, nella stessa scuola. A inizio marzo un altro studente è stato sospeso, stavolta per condotta non appropriata, anche in questo caso fino alla fine dell’anno, anche lui reintegrato dopo che i suoi genitori si sono mossi per vie legali, con l’aiuto degli stessi avvocati del ragazzo sorpreso con uno spinello.

Questo caso però sarà discusso nel merito più avanti, il 23 settembre prossimo. Per ora lo studente è tornato a scuola dopo che il Tar ha concesso una sospensiva del provvedimento, permettendogli così di finire l’anno scolastico.

Redazione

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