Mentre si è in attesa delle prese di posizione dei sindacati confederali sulla decisione dell’Invalsi di spostare le date di somministrazione delle prove, arriva il comunicato della FGU-Gilda che giudica del tutto inopportuna la circolare dell’Istituto e si chiede chi abbia attribuito tale potere alla presidente professoressa Ajello.
Ma il coordinatore nazionale Rino Di Meglio va oltre e adombra il sospetto che sulla decisione dell’Invalsi abbiano in qualche modo influito pressioni di gruppi di dirigenti scolastici. Ora poichè è improbabile che tali pressioni siano arrivate dai dirigenti dei confederali è chiaro che ad essere chiamato in causa è l’ANP di Giorgio Rembado.
L’USB invece ritiene che la decisione dell’Invalsi sia di fatto un “aiuto” ai tre sindacati confederali (in effetti la data del 5 maggio è stata un ripiego necessario, poco gradito ad una parte delle organizzazioni che hanno proclamato lo sciopero negli ultimi giorni).
“Ai sindacati concertativi – sostiene l’USB – non bastava che la proclamazione dello sciopero avesse richieste molto moderate: si preoccupavano anche di non interferire con i quiz Invalsi”.
E così, a questo punto l’USB ha deciso di proclamare sciopero per i giorni 6 e 7 maggio (per la verità la proclamazione è puramente simbolica perchè le regole in vigore non lo consentono).
Anche l’UDS si schiera contro la decisione dell’Invalsi definita “un atto gravissimo e senza precedenti”.
“Il Governo – dichiara il coordinatore nazionale Danilo Lampis – continua a millantare un processo democratico inesistente”.
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