Il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti
La “mano pesante” auspicata dalla Tecnica della Scuola arriverà: il titolare del Miur Marco Bussetti ha annunciato, l’11 dicembre a Sky tg 24, che “quanto successo a Pavia è un fatto grave io ho aperto una istruttoria, se saranno appurate responsabilità la scuola dovrà prendere provvedimenti”.
Secondo il ministro dell’Istruzione, “non è possibile che anche all’interno di una scuola si emulino fatti gravissimi, è una brutta cosa. Quanto accaduto a Pavia è ancora più grave si era visto quanto accaduto 48 ore prima, è chiaro che la scuola deve curare l’aspetto educativo, i giovani devono essere accompagnati all’uso consapevole di alcuni strumenti”.
“Sicuramente c’è un problema educativo, una mancanza di rispetto, un non rendersi conto di cosa possano portare certi atteggiamenti. Dispiace ancor di più quanto avvenuto a Pavia, dopo quanto accaduto a Corinaldo”, ha ribadito qualche ora dopo il ministro Marco Bussetti a Radio Capital.
“Ho avviato l’istruttoria nella scuola di Pavia, appena avrò i risultati una sanzione è il mimino, ma non risolve il problema. Impedire la vendita degli spray urticanti? Cosa può cambiare? Certo, in una scuola, a parte i maggiorenni, gli studenti non dovrebbero avere i spray urticanti però è il progetto educativo quello che conta, far capire le conseguenze di certi atteggiamenti”, ha concluso il ministro.
Nel pomeriggio, parlando a Bari con i giornalisti a margine di un incontro, Bussetti ha aggiunto sull’argomento degli spray urticanti che “non è a scuola che comprano questi prodotti. Qualcuno autorizzerà questi ragazzi a comprarli, quindi è anche una responsabilità di chi li autorizza insegnar loro il giusto uso nel caso fosse necessario”.
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