Alzi la mano chi non ha mai inventato uno stratagemma per saltare un’ora o un giorno di lezione. Un mal di pancia o un malessere improvvisato sono bastati per evitare di affrontare impreparati il prof di turno. Il cambiamento dei tempi ha portato ad un’evoluzione delle strategie salta-lezione. Fino a sconfinare nella goliardia e nelle bravate. È esemplare quello che è accaduto in una classe terza della scuola media ‘Carlo Casalegno’ di Leini, a Torino, dove mercoledì 29 settembre per evitare le due ore di inglese quattro studenti hanno utilizzato lo spray urticante, anti-aggressione.
Lo spray è stato inalato da tutta la classe e sette compagni, con l’insegnante presente in quel momento, che hanno accusato irritazioni (seppure lievi) alle vie respiratorie, tanto da chiedere l’assistenza del personale medico.
Tra l’altro, inizialmente sembrava che si fosse trattato di un incidente: nella prima ricostruzione dell’episodio sembrava che a spruzzare lo spray anti aggressione fosse stata, per errore, una studentessa della classe mentre mostrava ai compagni il flaconcino di spray che i genitori le avrebbero affidato per precauzione: senza volerlo, si era detto, la giovane avrebbe azionato la bomboletta e quindi fatto spargere lo spray urticante per l’intera classe.
La versione non è sembra però credibile ai carabinieri di Leini, intervenuti sul posto: i quattro studenti, messi alle strette dagli uomini in divisa, hanno quindi confessato.
A quel punto è scattata la segnalazione dei quattro giovani al Tribunale dei minori. Parallelamente, la scuola provvederà di sicuro ad emettere i suoi provvedimenti disciplinari.
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