Lo sciopero del 17 marzo del comparto scuola è ampiamente confermato, quello previsto per l’8 marzo è altra cosa: lo chiariscono Cobas e Unicobas in un comunicato congiunto diramato nel pomeriggio del 7 febbraio.
“Fin dall’inizio – spiegano i due sindacati di base – abbiamo condiviso la proposta di fare, sulla scia degli appelli internazionali partiti da Argentina e Polonia, dell’8 marzo di quest’anno una giornata mondiale di lotta contro la violenza sulle donne: e una delle nostre organizzazioni, i COBAS, ha anche risposto positivamente alla richiesta di dare copertura in quella giornata alle lavoratrici e lavoratori che, condividendo questo tema, intenderanno scioperare”.
“Ma contemporaneamente – ricordano Cobas e Unicobas – nella scuola non possiamo certo cessare, o ridimensionare, o oscurare la lotta contro la disastrosa legge 107/2015 imposta dal governo Renzi contro la volontà della maggioranza dei protagonisti della scuola pubblica e contro le deleghe applicative di tale legge che il governo Gentiloni, in perfetta continuità con Renzi, vuole far approvare entro il 24 marzo”.
La vicenda si è complicata qualche giorno fa quando l’assemblea nazionale del movimento “Nonunadimeno” aveva lanciato l’appello-propsota di far convergere anche la scuola sulla data dell’8 marzo.
Se si accettasse questa proposta – dicono Cobas e Unicobas – la protesta della scuola scomparirebbe.
“La grande maggioranza dei docenti ed Ata interessati a lottare contro la 107 e le deleghe – concludono i due sindacati di base – troverebbero incomprensibile una scelta del genere, vedendo le ragioni della loro conflittualità sminuite o oscurate se annullassimo queste tematiche in quello che sarà l’ovvio e sacrosanto tema dominante della giornata, la lotta contro la violenza sulle donne”.
Decisione ancora più comprensibile se si considera che proprio nelle ultime ore anche l’Anief ha deciso di proclamare uno sciopero per il 17 marzo che potrebbe diventare una giornata importante per l’intero movimento che intende contrastare la legge 107 e i decreti attuativi. Per il momento, infatti, lo sciopero risulta proclamato da Cobas, Unicobas, Usb e Anief.