Toh! Da molto tempo non si sente più dire peste e corna del nozionismo. Forse gli antinozionisti sono rinsaviti?
Ricordo in proposito un aneddoto di tanti anni fa, quando frequentavo il liceo linguistico.
Un mio compagno di classe rinfacciava all’ insegnante di letteratura inglese di impostare il suo insegnamento in modo troppo nozionistico (questo prof. “pretendeva” che noi ricordassimo i titoli delle opere letterarie e l’anno in cui erano state scritte!).
Al che l’insegnante argutamente rispose: “tu ricordi il tuo numero di telefono?”. La risposta fu ovviamente: “sì, certo”. “Ma anche quello è nozionismo”, ribatté il prof.
A quel punto il compagno in questione ammutolì, consapevole di essere stati spu…nato”.
Il nozionismo è la comoda scusa di qualche studentello svogliato che non vuole faticare troppo…
Lo studio è fatto di varie componenti, fra cui c’è anche la memoria. Chi disprezza la memoria? Chi non ne ha. Come insegna Esopo nella mirabile favola della volpe e l’uva: “nondum matura est, nolo acerbam sumere”.
Daniele Orla