Se i programmi del Presidente del Consiglio si tradurranno in atti concreti quest’anno circa centocinquanta mila docenti saranno stabilizzati. Fra costoro molti insegnanti di lingue.
Una loro adeguata e proficua utilizzazione all’interno delle scuole è un argomento da affrontare. Molto dipenderà dalla capacità organizzativa dei dirigenti scolastici sia nella costruzione dell’organico funzionale sia nella quotidiana operatività.
Occorre superare la rigidità di obsoleti schemi riguardanti orari ed organizzazione delle cattedre. Perché mai, in un istituto comprensivo, non permettere ad un docente della primaria di sconfinare nella secondaria e viceversa se fornito della relativa abilitazione o accertata preparazione?
E, in altre situazioni, perché non utilizzare nella stessa istituzione scolastica il docente fornito di più abilitazioni e/o accertata competenza nel completamento dell’orario di lavoro nell’insegnamento di altra disciplina? Il rifiuto aprioristico di una siffatta proposta sarebbe un segnale negativo circa l’auspicata e mai pienamente realizzata autonomia delle scuole.
"Nelle more dell’emissione della nota M.I.M. sui termini, modalità e presentazione delle domande, da parte…
Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una settantina di studenti di tre…
L’insegnante e scrittore Christian Raimo ripercorre con ‘La Tecnica della Scuola’ i motivi che hanno…
La rivista online La Scuola Oggi ha organizzato un dibattito pubblico sul tema “Aggressioni in…
In occasione della Giornata della Sicurezza nelle Scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito d’intesa…
Nelle scuole della provincia autonoma di Trento sta per arrivare una grande novità: come annunciato…