Le misure contenute all’articolo 59 del decreto legge n. 73, cosiddetto “sostegni-bis”, in merito al reclutamento sono assolutamente inefficaci per gestire l’attuale situazione del precariato scolastico. L’annuncio di assumere non è mai stato inconsistente e mendace come in questo momento.
Si prevede di assumere con contratto a tempo determinato -eventualmente confermabile a seguito di superamento dell’ennesima prova- solo chi è iscritto alla prima fascia delle GPS e ha svolto almeno tre anni di servizio.
Noi sappiamo bene che l’insieme intersezione di questi due gruppi è pressoché vuoto. Possibile invece che al Ministero abbiano dimenticato che è dal 2014 che non vengono banditi percorsi abilitanti sulle discipline? O che per gli abilitati sono già stati organizzati due concorsi (2016-2018), il secondo dei quali non selettivo? Nelle prime fasce delle GPS rimangono i nomi di docenti di discipline per i quali mancano posti, un’altra tra le tante situazioni problematiche non affrontate.
Dicono che queste misure potranno servire per assumere insegnanti di sostegno, ma neanche questo è vero. Si potrebbero assumere gli specializzati degli ultimi due cicli di TFA, ma una parte di loro è esclusa in quanto sì ha il titolo, ma non ha ancora maturato tre anni di servizio. E chi il servizio ce l’ha, verosimilmente ha già sostenuto il concorso straordinario (un altro capolavoro di progettazione, in quanto in molte regioni i candidati erano sensibilmente meno rispetto ai posti necessari). Per affrontare con serietà l’emergenza sostegno bisognerebbe invece prima di tutto partire da un adeguamento dell’organico, così da poter assumere su tutti i posti realmente disponibili, e successivamente prevedere l’assunzione per tutti quei docenti che da anni lavorano su sostegno senza aver avuto la possibilità di conseguire il titolo.
A distanza di mesi ancora si attendono i risultati del concorso straordinario, ma già è possibile anticipare che lascerà molti posti scoperti. Il concorso ordinario è nuovamente rimandato, con l’anticipo solo di alcuni classi di concorso (le discipline STEM). Cambia ancora la modalità della prova, eliminata la valutazione dei titoli, interdetta la possibilità di riprovare il concorso al turno successivo per chi non dovesse superare la prova. Non si perde il vizio di modificare in corsa le regole del gioco e mai a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici.
Settembre è alle porte e ancora una volta l’anno scolastico inizierà senza le assunzioni promesse e necessarie. Siamo stanchi/e di essere dei tappabuchi chiamati a settembre, licenziati a giugno, utili per tutto fuorché per l’assunzione. Chiediamo:
Vi invitiamo a partecipare e a sostenerci lunedì 7 giugno in piazza del Nettuno a Bologna alle 17.00.
Coordinamento precari/ie della scuola di Bologna e Modena Rete Bessa Coordinamento Docenti GPS Rimini Cobas Scuola Bologna
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