“Noi a settembre dobbiamo presentare la carta dei diritti e doveri dei ragazzi e delle ragazze in alternanza”.
A dirlo, ribadendo l’annuncio di qualche giorno fa, è stata la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli è tornata a ripeterlo nel suo intervento conclusivo agli stati generali dell’alternanza scuola lavoro all’università Statale a cui hanno partecipato fra gli altri il rettore Gianluca Vago, l’assessore regionale all’ Istruzione Valentina Aprea, il vicesindaco Anna Scavuzzo, presidi, docenti e studenti che hanno raccontato la loro esperienza.
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Prendo corpo, dunque, l’attivazione di quelle norme nazionali, cui tutte le scuole superiori dovranno adeguarsi, che renderanno più chiaro e definita l’esperienza degli studenti presso le aziende scelte dalle scuole: è probabile, infatti, che le indicazioni a tutela degli studenti trovino spazio, nero su bianco, anche nelle convenzioni stipulate dagli istituti con gli imprenditori.
Il Ministero dell’Istruzione ha anche deciso di creare un “sito specifico sull’alternanza scuola lavoro perché non è pensabile che informazioni sull’utilizzo sbagliato dell’alternanza scuola lavoro le troviamo sui giornali e non le abbiamo avute dall’interno del percorso formativo“.
“Questo non è accettabile” ha aggiunto Fedeli, annunciando l’arrivo di un documento nazionale a tutela degli studenti del triennio finale delle scuole superiori.
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