Categorie: Attualità

Stalking alla docente, arrestate collega e madre dell’alunno: psicofarmaci nel caffé

Lo stalking nei confronti degli insegnanti può raggiungere livelli inimmaginabili. Anche oltre la fantasia.

Come quello che è accaduto ad una docente dell’istituto comprensivo di Pusiano, in provincia di Como: la mattina del 6 aprile, i carabinieri di Erba hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di due donne quarantenni, come richiesto dalla Procura di Como.

Si tratta della madre di un ragazzino che frequenta la scuola media e una insegnante dello stesso istituto, sua amica, ai danni di un’altra docente.

Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma e riportato dall’agenzia Ansa, le due donne sarebbero responsabili di una serie di atti persecutori nei confronti appunto di un’altra insegnante della scuola, ritenuta non all’altezza del suo ruolo e per questo fatta oggetto di varie denunce, sempre da parte delle due donne, indirizzate sia al provveditorato sia alla direzione della scuola, allo scopo di farla trasferire.

 

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Visto che lo scopo del trasferimento non è stato raggiunto, gli atti persecutori messi in atto da mamma e collega sono arrivati al culmine il 9 dicembre scorso quando, secondo le accuse, la professoressa arrestata offrì alla collega un caffè, al quale era stato aggiunto un farmaco a base di benzodiazepine.

L’intenzione era quella di mettere ulteriormente in cattiva luce l’insegnante, facendola apparire come assuntrice di psicofarmaci e, di conseguenza, non in grado di lavorare.

Ai provvedimenti cautelari si è arrivati anche grazie a intercettazioni in cui le due indagate rendevano esplicite le loro intenzioni da attuare nei confronti della malcapitata docente.

La vittima aveva bevuto soltanto un sorso del caffè, aveva accusato un malore e si era rivolta ai carabinieri portando con sé la tazzina contaminata. Dagli esami è emersa la presenza di un potente ansiolitico. 

Alessandro Giuliani

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