Lo riferisce Ansa riportando i comunicati di Adusbef e Federconsumatori. Al rientro delle ferie, i costi da sostenere in autunno saranno tanti e supereranno, tra bollette, tasse sulla casa e rientro a scuola dei bambini, appunto i 1.900 euro. Si tratta, secondo le associazioni, di una spesa “insostenibile per le famiglie, il cui potere di acquisto è ai minimi storici, diminuito di oltre il -13,4% dal 2008 ad oggi”.
Tra settembre e novembre, calcolano i consumatori, la spesa autunnale sarà di 1.912 euro.
Per la scuola (libri e corredo) si spenderanno 779,25, visto fra l’altro che le famiglie sarebbero costrette a comprare le nuove edizioni dei libri di testo.
Per la Tasi il costo medio sarà di 231 euro, le bollette ammonteranno tra acqua, luce, gas e telefono a 460,77 euro, mentre la Tari costerà 156,35 euro. Il riscaldamento infine porterà ad una spesa di 285 euro. “Laddove le famiglie avessero figli che frequentano il tempo pieno, – proseguono Adusbef e Federconsumatori – a tali voci si aggiunge anche la mensa scolastica, per un totale di circa 205,50 euro.
Per non parlare, inoltre, di chi ha un figlio che frequenta l’università, che dovrà sostenere anche la prima rata delle tasse, per un importo medio di 326 euro”. “È evidente – concludono – che tale cifra non si limiterà a riportare ripercussioni estremamente negative sulle condizioni delle famiglie, ma inciderà in maniera sempre più grave sull’intero andamento della domanda di mercato, trascinando ulteriormente al ribasso i consumi e l’intero apparato produttivo”.