Certo che da un ministro della Repubblica non ci saremmo aspettati un linguaggio così volgare, improprio e offensivo, rivolto ai propri amministrati e cioè docenti della Scuola di Stato, professionisti seri, preparati, e molto ben impegnati nella propria professione.
Sig.ra Ministra, come Ella ama farsi chiamare, si stanano gli animali dai loro covi, dai buchi, dalle caverne in cui si rifugiano e non credo che tale verbo possa adattarsi per le persone o adottarsi, peggio, per lavoratori che profondono con impegno serietà e competenza la loro professione, sempre più dura, sempre più complessa e difficile, con alunni che, in molti casi non riconoscono più l’importanza dell’istruzione e di conseguenza si comportano male, molto male in classe e nei riguardi degli adulti e verso i propri compagni.
Abbiamo dovuto approvare un provvedimento legale, fare approva re una legge ordinaria per contenere la maleducazione di certi alunni che hanno esagerato con atti di bullismo verso i compagni e altri anche.
E la ministra (la m minuscola è voluta appositamente come segno di scarso riconoscimento nei suoi confronti), dice che deve stanare questi docenti! Inqualificabile quello che ha detto.
Tenuto conto che ha esordito nel suo ministero, con false affermazioni sul suo curriculum studiorum, rasentando il falso in atto pubblico quando vantava una laurea, mai conseguita, ma nemmeno una qualsiasi maturità.
Io non sono uno di quelli che vuole una laurea corrispondente al Ministero che si amministra, il ministro è politico, non tecnico; ma nemmeno dire le bugie: Gentiloni (e Mattarella) sapeva che stava assegnando il dicastero dell’istruzione a una non laureata o credeva in quanto aveva affermato la Senatrice nel suo C.V.? Ci piacerebbe saperlo, anche se in ultima analisi, non cambia nulla. Ma per amore della verità!
Eppure, qualche esternazione faceva e dovrebbe ancora , presagire volontà politiche di riconoscimento della difficile posizione economica e sociale, anche, dei docenti, dei dirigenti scolastici, e, poco molto poco, del personale ATA, che invece è una ruota altrettanto importante dell’impianto scolastico in generale.
Avevamo ben sperato in suoi interventi politici verso il mondo della scuola che è la parte della P.A. che soffre più di tutto il resto dell’apparato statale: una sola considerazione, gli stipendi più bassi in tuta la P.A.: molte responsabilità e poco riconoscimento sociale.
Meglio sarebbe stato essere andato a fare il barbiere in parlamento ai sigg. onorevoli deputati e senatori per 130.000 € all’anno! Ma le onorevoli barbe sono molto ma molto diverse dai comuni mortali. E per le signore o signorine parlamentari, niente? Ci sarà il parrucchiere anche per loro.
Una protesta clamorosa che il tutto il personale scolastico, presidi compresi, dovrebbe adottare come segno di protesta è quello di inondare il parlamento di 700.000 mila lettere di richiesta di assunzione come parrucchiere. Non c’è bisogni fare lo sciopero.
Altro che stanare i docenti!
Che stanno aspettando la conclusione di un contratto, fermo da illo tempore e per la cui definizione si prospetta una corresponsione di una miseria economica di 85 euro lordi, che verranno corrisposti, non si sa ancora come, forse inversamente proporzionali ai lauti guadagni di chi, dei D.S.?
Per cui costoro potrebbero percepire 20 € lordi, 12 € netti. E ai quali si chiede sempre più responsabilità, verso ogni attività che si svolge nella scuola. Ma lo sa il sig. ministro che il D.S. ha più responsabilità dello stesso ministro, ha più competenze, più problemi da risolvere di un ministro: il D.S. va subito sotto inchiesta penale se gli crolla la scuola, ma se crolla il Ministero, il Ministro non è per nulla responsabile.
Di D.S. inquisiti per questo motivo ne abbiamo la certezza, ma di Ministri inquisiti, non mi sembra ce siano o ce ne siano stati. Il D.S. nella scuola è capo del personale, imprenditore, pedagogo, sociologo, politico, responsabile addetto agli acquisti, primo soccorritore di infortuni, incidenti agli alunni e al resto del personale e chi più ne ha, più ne metta, adesso c’è il problema delle vaccinazioni e delle sue conseguenze: vedrete che se scoppia una malattia esantematica (o peggio) fra gli alunni e si viene a sapere che alcuni di essi non erano vaccinati, secondo le nuove norme, vedrai cosa succede.
Eppure percepisce la lauta (!!!) cifra di appena 2500 euro o appena di più. Praticamente una miseria rispetto ai dirigenti ministeriali. Anche questi bisogna stanare?
Staniamo la ministra!
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