Politica scolastica

Docenti trasformati in impiegati regionali, per farlo si modificherà il Testo Unico: la Uil lancia l’allarme

Il lavoro dei docenti si sta sempre più burocratizzando. Quante volte lo abbiamo detto? Ora, però, si sta superando la soglia della tolleranza: con al regionalizzazione del sistema scolastico, il progetto che in Veneto e Lombardia sta procedendo al galoppo ed ha già avuto l’avallo del ministro dell’Istruzione, i docenti rischiano di diventare una sorta di impiegati regionali. A lanciare l’allarme è Pino Turi, segretario generale Uil Scuola, che in occasione dell’Assemblea nazionale svolta al Teatro Quirino di Roma ha detto di non essere disposto a “barattare la libertà di insegnamento per un pezzo di pane”.

No ai docenti dipendenti delle Regioni

“Il tentativo di regionalizzazione in atto – ha spiegato Turi – vorrebbe trasformare gli insegnanti in impiegati alle dipendenze delle Regioni. Noi non abbiamo la sindrome impiegatizia. Il contratto che abbiamo firmato parla di comunità educante. Rimanderemo al mittente l’Opa lanciata sulla scuola che resta legata ai valori della nostra Costituzione”.

Poi, il sindacalista confederale ha rivelato un’anticipazione non di poco conto: “al Miur – ha detto – pare che si stia per costituire una Commissione per rivedere il Testo Unico della scuola”, che “potrebbe toccare il sistema degli organi collegiali” anche per spianare la strada verso questa nuova visione impiegatizia del ruolo del docente.

“Ci aveva provato anche il Governo Renzi, ma poi il progetto non andò in porto perchè bisognava approvare in fretta la Buona Scuola e non c’era più tempo: però l’intenzione era quella, palese, di andare a rivedere l’autonomia scolastica”.

“Tenere gli occhi aperti”

Per il leader della Uil Scuola c’è poco da stare tranquilli. “Ci vorranno anni – ci dice al telefono il sindacalista – ma bisogna tenere gli occhi aperti e le ‘antenne’ dritte: per questo, mi rivolgo a tutti coloro che tengono all’autonomia della scuola e di chi vi opra. quindi ai docenti, chi a chi ci lavora, alle famiglie, agli studenti.”

“E sempre per questi motivi – continua il sindacalista – ho parlato di convocazione permanente dei collegi dei docenti: l’obiettivo è monitorare, seguire e verificare eventuali modifiche legislative del decreto legislativo 297 del 1994”.

“Da questo teatro – aveva detto in mattinata lo stesso Turi sul palco del Quirino a Roma – il sindacato ha lanciato sfide importanti: quella per il recupero degli scatti di anzianità, quella contro la Legge 107 del 2015: sono sfide che abbiamo vinto. Da questo teatro ricominciamo la nostra strada. Oggi abbiamo una responsabilità in più: negli anni Ottanta, con le 150 ore, i sindacati portarono gli operai a scuola. Oggi si vogliono portare gli studenti in fabbrica”.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

I Simpson, nel loro mondo c’è davvero di tutto, inclusa tanta scienza

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…

23/12/2024

Il 2025 sarà l’anno record di spese militari, mentre caleranno per Scuola, Ricerca e Sanità: petizione Avs per fermare nuovi carri armati e missili

"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…

23/12/2024

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024