Sono diverse le misure che riguardano la scuola decise dal Governo negli ultimi mesi, tanto che adesso la ministra Azzolina sostiene che le risorse stanziate sono davvero consistenti, più o meno 4 miliardi.
Non è ancora ben chiaro in che modo si arriva a quella cifra, ma certamente con i provvedimenti adottati a partire dal decreto “Cura Italia” di marzo soldi ne sono stati stanziati.
Lo sforzo è apprezzabile, ma, purtroppo, appare del tutto inadeguato rispetto a quanto sarebbe necessario per poter riaprire le scuole a settembre.
Le esigenze sono tante: si va da un incremento consistente degli organici sia dei docenti sia del personale Ata, fino al rinnovo o all’incremento degli arredi scolastici, per non parlare dell’adeguamento degli spazi scolastici.
Ma soprattutto, in questa fase, a noi sembra che manchi un piano organico basato su una visione chiara di come organizzare il “fare scuola” a partire da settembre.
Ovviamente più insegnanti e più spazi sono essenziali ma forse non bastano perché a scuola va certamente garantita la massima sicurezza ma anche un ambiente adatto all’apprendimento e alla vita sociale.
Vedremo se nelle prossime settimane il Comitato dei 18 esperti costituito presso il Ministero e coordinato dal professor Patrizio Bianchi fornirà qualche indicazione utile per le scuole.
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