Dopo il relativo parere favorevole espresso nella seduta del 4 aprile scorso dalla Conferenza Stato, Regioni e Province autonome, il Ministero della Pubblica Istruzione ha stanziato 398 miliardi di lire, nell’ambito del piano annuale del secondo triennio di programmazione previsto dalla legge n. 23/96, per favorire l’attivazione di opere di edilizia scolastica da parte di Enti locali, Comuni e Province.
Le cifre maggiori sono state stanziate per la Sicilia (L. 42.548.588.000) e per la Lombardia (L. 38.725.400.000). Sopra i 30 miliardi anche le somme relative a Campania, Toscana e Calabria, mentre lo stanziamento più contenuto riguarda la Valle d’Aosta (L. 1.361.956.000).
L’importo complessivamente stanziato si aggiunge ai 385 miliardi relativi alla prima annualità del secondo triennio e ai 1.769 miliardi già ripartiti fra tutte le Regioni e le Province autonome di Bolzano e di Trento nel primo triennio di applicazione dell’apposita legge, che finora ha consentito l’attivazione di circa 7.000 interventi, con particolare riguardo all’adeguamento degli edifici scolastici secondo quanto richiesto dalla normativa vigente, all’eliminazione dei fitti onerosi nonché alla costruzione e ristrutturazione di scuole e palestre in zone particolarmente carenti di adeguate strutture. La cifra relativa al primo triennio (1996/1998) comprende anche i 200 miliardi aggiuntivi assegnati alle aree depresse del territorio nazionale.