Complessivamente, tra arretrati, aumenti e benefit, quanti soldi arriveranno ai circa 250mila dipendenti statali, per i quali è arrivato il primo rinnovo contrattuale dopo oltre otto anni di blocco? Si va dai 1.019 ai 1.506 euro lordi, a seconda della qualifica, stima l’agenzia Ansa.
Solo a marzo gli aumenti maggiori
Si tratta di un plafond in cui rientra anche un calcolo più vantaggioso del compenso per l’attesa. Senza contare che le amministrazioni più ricche, come quelle del parastato e le agenzie fiscali, si potranno avvalere di un plus sul salario accessorio (dai 9 euro mensili ai 14,5).
Si può immaginare che l’una tantum con gli arretrati, pari in media a 545 euro medi, sia pronta già per febbraio, di certo non prima. A marzo invece scatteranno i rialzi a regime per il 2018 e il cosiddetto elemento perequativo, che nel complesso vale 210-260 euro.
Assegno questo valido solo per le prime sette fasce retributive, come ‘indennità’ contro eventuali perdite dovute al sovrapporsi dell’incremento contrattuale con il bonus Renzi. E ancora, ad aprile arriverà qualche altra piccola indennità.
Il contratto, comunque, non è immediatamente operativo. Lo diventerà solo dopo la validazione da parte della Corte dei Conti, infatti, la Ragioneria potrà mettere in liquidazione i cedolini aggiornati.
Le novità dell’ultimo momento
Sono diverse le novità, una parte delle quali anche last-minute. Ve le proponiamo in “pillole”.
PIU’ VOCE A SINDACATI, BONUS ECCELLENZA DEL 30% Le organizzazioni dei lavoratori non saranno più solo informate delle decisioni prese dall’amministrazione, ma si darà vita a un confronto (una sorta di concertazione nella versione 2.0) e nelle materie che hanno riflessi sugli orari e sull’organizzazione del lavoro, si potrà anche contrattare (da turni a straordinari). I bonus di eccellenza non potranno più ricadere più nella stessa proporzione su tutti e la maggiorazione del premio rispetto al resto del personale sarà del 30%.
TETTO A PRECARIETA’, DURATA MASSIMA 4 ANNI. Il contratto a tempo determinato non potrà superare i 36 mesi, prorogabili di altri 12 ma solo se in via eccezionale. Come nel privato, il numero dei dipendenti a termine non potrà andare oltre il 20% del totale. Superate le soglie non si potrà essere assunti (si entra solo per concorso) ma l’esperienza maturata farà punteggio.
VIA CHI COMMETTE MOLESTIE SESSUALI, STOP A DONI DI VALORE. Vengono esplicitate e rafforzate le sanzioni da infliggere in questi casi: in prima battuta il molestatore incappa in una sospensione (fino a un massimo di 6 mesi). Ma se il comportamento viene replicato scatterà l’espulsione definitiva. Via anche chi chiede regali sopra i 150 euro come scambio di favori.
PUGNO DURO ASSENZE STRATEGICHE, CI RIMETTE TUTTO L’UFFICIO Si rimarrà fuori dall’ufficio e senza stipendio fino a due assenze ingiustificate in continuità con le giornate festive. La stessa sanzione è prevista per ingiustificate assenze di massa. Se la condotta si ripete si passa al licenziamento. E non si scappa, visto che tutto sarà registrato in un ‘fascicolo personale’. Soprattutto quando in un ufficio si registrano tassi di assenteismo anomali, non giustificabili, a rimetterci saranno un po’ tutti, visto che sarà il monte premi non potrà essere aumentato. Una clausola tuttavia direziona la sanzioni maggiori sui singoli assenteisti.
ORARI FLESSIBILI, PERMESSI FRAZIONABILI E FERIE SOLIDALI. La Pubblica Amministrazione apre le porte all’orario di lavoro ‘elastico’, con fasce di tolleranza in entrata e in uscita. Viene anche potenziata la possibilità di passare al part time. Inoltre anche nella P.a il lavoratore, su base volontaria e a titolo gratuito, potrà cedere ad un altro dipendente, che abbia necessita’ familiari (figli piccoli) o di salute, la parte che eccede le quattro settimane di ferie di cui ognuno deve necessariamente fruire. Ci sarà poi la possibilità di ‘spacchettare’ in ore, oggi sono riconosciuti in giorni (nel limite di 3), i permessi come quelli per motivi familiari o personali.
LUNA DI MIELE ASSICURATA ANCHE PER COPPIE OMOSESSUALI. Le unioni civili valgono come i matrimoni su permessi e congedi. I conviventi potranno così godere dei 15 giorni di stop retribuito riconosciuti per le nozze. Anche nella P.a il lavoratore potrà cedere ad un altro dipendente, che abbia necessità familiari o di salute, la parte che eccede le settimane di ferie obbligatorie.
STRETTA CONTRO ABUSI LEGGE 104. TUTELE PER TERAPIE SALVAVITA. Di norma i permessi previsti dalla legge sulla disabilita andranno inseriti in una programmazione mensile e solo in caso di “documentata necessita” la domanda potrà essere presentata nelle 24 ore precedenti. Intanto le tutele previste per le terapie salvavita vengono estese anche ai giorni di assenza dovuti agli effetti collaterali dei trattamenti (con un limite temporale di 4 mesi). Arrivano inoltre i permessi ad hoc per viste specialistiche.
ARRIVA WELFARE AZIENDALE. MISURE ANTI STRESS E BURNOUT. In sede di contrattazione di secondo livello, le amministrazioni potranno riconoscere ai loro dipendenti benefit ad hoc, dalla polizze sanitarie alle borse di studio per i figli, dal biglietti gratis per i musei ai prestiti facili. Gli statali potranno poi contare su un organismo ad hoc per dare impulso al benessere, una sorta di Osservatorio, con un focus su misure di prevenzione dello stress da lavoro e di fenomeni di burnout.
DA RIMPROVERO A SOSPENSIONE, SI APRE A SANZIONE PATTEGGIATA. Una sorta di clausola anti-ricorsi per gestire attraverso procedure di conciliazione le condotte da sanzionare, secondo il codice disciplinare del pubblico impiego. I tecnici parlano di “determinazione concordata della sanzione”, che ovviamente esclude la funzione più grave, quella del licenziamento.